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LA RUBRICA DI

FERNANDO LUIGI FAZZI

 

 
                                              PREMESSA:

 A partire da oggi, ETHOS pubblica, in una specifica rubrica,

“I Medaglioni”

articoli dello scrittore, filosofo, poeta e uomo di cultura ad indirizzo sociale, Fernando Luigi Fazzi, il quale li firmerà con la sigla “flf”.
Nel 1999 gli è stato assegnato il “Trofeo Mediterraneo” da parte dell’Accademia Internazionale dei Micenei, con sede in Grecia – Palazzo Comunale dei Micenei – con la motivazione:

"Per gli alti meriti sociali, umani e culturali e per l’intensa attività protesa al raggiungimento e all’affermazione dei nobili ideali della vita".

A chi vorrà attingere a più notizie, potrà consultare il sito “Hennaion – La biblioteca degli scrittori Ennesi”, ente patrocinato dal Comune di Enna, il quale recentemente ha pubblicato la sua “Autobiografia”.
Nel suddetto sito, dello stesso scrittore, sono consultabili alcune delle opere principali: poetiche, teatrali, letterarie; presenti in maniera completa.

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ETHOS, ne “I Medaglioni”, inizia col pubblicare un suo recentissimo articolo, dal titolo: “Oscurantismo ecclesiae”.
Nel quale, l’autore, aldilà dei tanti lati positivi presenti nell’organizzazione clericale, che tanto bene ha fatto e fa, mette a nudo le ferite, anche profonde, presenti nella Chiesa Cattolica.
Potremmo definire tali ferite con il termine: “la zampa del diavolo”.
 

 
 

25Agosto2022
 Lectio euristica
 Tra l’idea e la realtà,
 tra la motivazione e l’atto,
 cade l’ombra.
 T.S. Eliot
 
           Il caso Ettore Majorana, punto.
 di Fernando Luigi Fazzi
 
 Peccato che i dialoghi fra me e Leonardo Sciascia si sono interrotti per l’incurabile malattia che portò u zuNardu alla fine dei suoi giorni.
 Nell’ultimo periodo della sua vita, nel prepararsi al trapasso, non volle, ma soprattutto non poté, più affrontare “ problemi spinosi e complessi ”, non per mancanza di lucidità mentale, questa la conservò sino all’ultimo, ma proprio per mancanza di forze fisiche.
 I lunghi dibattiti richiedono non poche energie fisiche e mentali, perché non sono coinvolte solo mente e parola, ma sentimenti intimi che, ogni volta, è difficile esternare, se non forzando la nostra interiore riluttanza nel darli “ in pasto ” a chi spesso non ci capisce e quindi non è in grado di entrare sulla stessa lunghezza d’onda.

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 Perché la Mafia alligna in Sicilia

da più di 160 anni?


 Mafia, termine complesso, e sempre più composito, le cui commistioni, le cui mescolanze, crescono alla velocità di un cancro che si estende, giorno dopo giorno, nel singolo come nel sociale, dal basso verso l’alto e dall’alto verso il mondo .
 Anch’essa si è “allineata” ai tempi: si è globalizzata.
 Dopo il periodo stragista e lo scioglimento del Pool Antimafia, successivo, per raggiunti limiti di età “promoveatur ut amoveatur”, del Giudice Antonino Caponnetto: chi gli succedette ritenne opportuno oscurare i meriti del Pool.
 Il passo successivo fu relegare nell’angolo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, artefici e fautori delmaxiprocessoa Cosa Nostra. La bomba atomica sulla testa della “piovra mafiosa”, il cui obiettivo era sferrare un colpo mortale ad essa. A questo cancro sociale, subdolo e presente a macchia d’olio in Sicilia, con mire nazionali ed internazionali.
 La reazione verticistica delle “menti raffinate”, come definite da Falcone, assise su comodi e lussuosi scanni del potere politico (alla mercé del potere economico), fu quella di iniziare da Caponnetto (promoveatur utamoveatur), per delegittimare il Pool ed emarginare, “isolare” Falcone e Borsellino, massimi esponenti operativi. Il fine era: chiudere in gabbia i due “guerrieri senza macchia e senza paura”, Cavalieri della Giustizia, dopo averli spogliati d’ogni arma.Furono sbranati da un’orda di bestie feroci. 

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18 Novembre 2021

      DELOCALIZZAZIONE. CANCRO DELL’ITALIA


Ogni mattina, già alle sei attingo le notizie del giorno dai giornali e dai telegiornali, e le notizie che mi fanno più male hanno una parola altisonante:
“DELOCALIZZAZIONE”
Cioè da 100 a 1.000 e più famiglie perdono il lavoro e si riducono sul lastrico.
C’è una locuzione, un detto in Sicilia per definire questa improvvisa totale spoliazione: “Restanu cu na manu davanti e l’altra darrè”, cioè totalmente nudi spogliati di ogni cosa, anche della dignità. Costretti a proteggere la loro nudità, esteriore ed interiore, coprendosi, metaforicamente, con una mano il basso ventre (il pube) e l’altra dietro (il deretano): uomini, donne, figli e nipoti, tutta la famiglia; specialmente al Sud, ma anche nel Nord, se pur più agiato.
Un trauma sociale insanabile.
Alla ennesima provocazione affinché personalmente scenda dagli stadi eterici degli ideali e metta le mani, la mente ed il cuore, nel coacervo della concretezza: ecco la formula!

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              IGNAZIO BUTTITTA ED IO


Conobbi Ignazio Buttitta in circostanze particolari.
Mio cugino Gigi Fazzi aveva, negli anni settanta ad Enna, una bella ed assortita libreria con molte primizie letterarie.
Sapendomi cultore della poesia, anche di quella dialettale, mi regalò un libro di poesia di un suo caro amico, dichiarato comunista come lui, Ignazio Buttitta.
Passavo le vacanze natalizie ad Enna, a casa di mia madre. Quell’anno le trascorsi leggendo attentamente le poesie sociali di Buttitta.
In libreria mi procurai tutto ciò che mio cugino aveva di Buttitta.
Decisi di volerlo incontrare. Così appena, per ragioni di lavoro, fui a Palermo, gli telefonai e ci incontrammo nella sua villa all’Aspra di Bagheria, situata su una collinetta di fronte al mare.
Quell’incontro ci legò culturalmente per circa dieci anni. Ci facemmo reciprocamente degli “assist” culturali. Pubblicammo in antologie scolastiche e riviste, insieme facemmo recitals di poesie in tutte le parti dell’isola, compresa l’Università di Catania. Arrivammo sino a Milano. Fummo inseparabili.
Trascorrevamo lungo tempo in discussioni poetiche, culturali, politiche. Voleva, a tutti i costi, convincermi a iscrivermi al partito comunista, diceva ‘come Sciascia, Guttuso, Vittorini…’ suoi carissimi amici.
Lo voleva fortemente affinché il partito mi prendesse sotto le sue ali, per farmi crescere in quel mondo culturale ove “albergava” quasi tutta “l’intellighenzia nazionale”. Spianandomi la strada.
Non mi legai e non mi sono mai legato ad un partito, tranne un brevissimo periodo nel quale avrei voluto far prendere coscienza ai siciliani dei loro diritti di cittadini italiani “bistrattati”, senza il dovuto riconoscimento nei confronti di un popolo con quattromila anni di civiltà sulle spalle, tenuto legato ai bisogni primari.
Così decisi di stilare uno statuto per un partito sicilianista che, contrariamente alle mie indicazioni, civili ma incisive, volle fare di testa sua e si dissolse nell’inefficienza operativa. Un ramo del quale fu il movimento che assurse per breve tempo agli onori della cronaca “I Forconi”. *
Capii che un popolo, sino a quando non prende coscienza “unanime” dei propri diritti, è destinato ad essere emarginato da un sistema politico al cui vertice c’è chi pensa e provvede affinché gli interessi delle lobby finanziarie prevalgono sempre e comunque sui diritti fondamentali dell’uomo.
L’impegno culturale, per quanto giusto e sacrosanto, senza l’afflato di un popolo, non sortisce l’effetto sperato: smuovere le coscienze. Rimane la voce di un profeta che grida nel deserto, con la speranza in un futuro migliore; spingendo, il singolo, l’immane “carretto” del passo da lumaca dell’animo umano.

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27/09/2019

                        La Libreria


Giorni fa una mia nipotina di sei anni si intrufola nel mio studio e con una vocina da piccola cospiratrice mi chiede, sbarrando gli occhi curiosi, guardandomi come in attesa che le svelassi un segreto: “Zio, posso chiederti una cosa?”. “Si, dimmi!”. Ma i tanti libri che ci sono nelle librerie del salone, li hai letti tutti?”. “Si amore, quasi tutti. E qualcuno anche più di una volta”. Le si dipinge il volto di meraviglia. “Vedo che leggi tanto, ancora, tutti i giorni. Perché?”. “Perché sono una persona curiosa, sempre alla ricerca di nuove conoscenze.”.
“In questi libri trovi tutto quello di cui sei curioso?”. “Non tutto, per questo, anche le altre case in cui ho abitato, e che saltuariamente visito, le ho riempite di libri, ai quali ricorro quando ne ho bisogno”. “A scuola, quando eri piccolo, cosa facevi?”. “Ai libri di scuola, quando ero piccolo, e sino al completamento degli studi scolastici, dedicavo il tempo strettamente necessario. Calcola, mediamente un'ora o poco più. Ero in collegio e nelle rimanenti ore di studio, dedicavo la mia attenzione alla lettura di libri che mi facessero viaggiare nel tempo e nello spazio” Avevo sin d'allora fame e sete di conoscenza. Trovavo tutto interessante.  leggi tutto

 

 

29 luglio 2021

“Giustizia Terrena” – “Giustizia Divina” – “Giustezza”


Con il termine “Ius”, sostantivo neutro, i latini indicavano il diritto, la giusta misura. Esso si può applicare per indicare un fattore morale, legale, religioso, universale (il diritto di tutto un popolo, ...alla sopravvivenza… di una specie animale o vegetale…), e il diritto personale che riguarda il singolo.
L’abitudine a filosofare spesso è quella che partendo da un piccolo punto, che i molti ritengono “fermo ed assoluto“, si apre una immensa voragine di domande, inesattezze, incompletezze, errori, storture; e qui mi fermo, non volendo passare per saccente e petulante.  ....leggi tutto

 
 

                                                        11 Settembre 2021

     
America, gendarme del mondo


Vent’anni fa L’America subiva il più efferato atto terroristico della storia, successivo alla seconda guerra mondiale. Sembra che da Hitler, con l’occupazione della Polonia; il Giappone con Pearl Harbor; Francia ed Inghilterra con l’attacco a Gheddafi; l’America con l’attacco a Saddam Hussein, la scelta dell’atto proditorio stia diventando un sistema.   ....leggi tutto

 

 

“Giustizia Terrena” – “Giustizia Divina” – “Giustezza”


Con il termine “Ius”, sostantivo neutro, i latini indicavano il diritto, la giusta misura. Esso si può applicare per indicare un fattore morale, legale, religioso, universale (il diritto di tutto un popolo, ...alla sopravvivenza… di una specie animale o vegetale…), e il diritto personale che riguarda il singolo.
L’abitudine a filosofare spesso è quella che partendo da un piccolo punto, che i molti ritengono “fermo ed assoluto“, si apre una immensa voragine di domande, inesattezze, incompletezze, errori, storture; e qui mi fermo, non volendo passare per saccente e petulante.
Ma una cosa la devo aggiungere, queste voragini che si aprono sotto i piedi delle certezze assolute sono come “buchi neri” nell’universo della natura umana.    .....leggi tutto

 

 

Il caso Vittorio Ribaudo


Non ho mai alzato la penna… Per chi non lo sapesse uso la penna e non il computer (non ho bisogno dei suggerimenti di una stupida macchina, per scrivere). Dedico: carta, penna e calamaio “ad personam” con una rarità unica.
I miei scritti sono rivolti al sociale, al bene del popolo, al bene dell’uomo nel suo mondo fatto di contrasti e di dolore.
Lo faccio per scuoterli nel profondo, nella coscienza, in quella labile porticina che ciascuno di noi si porta dentro.Talvolta offuscata, talaltra quasi fievole che tende alla inconsistenza; ma sempre presente, pronta a risvegliarsi al suo richiamo.    ....leggi tutto

 

 
Il Vento della Vita - Maria Anna e Alessandro
 di Orazio Ragusa

 
 Ritrovo dopo circa sessantadue anni un caro amico della giovinezza, quando i sogni e le aspirazioni si confondono e si accavallano.
 Eravamo solo ragazzoni dalle verdi speranze, in una città, più che un borgo, Enna.
 È lì che inconsapevolmente si formavano le aspirazioni per la scrittura. Nelle lunghe passeggiate del corso ove era facile formare “crocchio” per strada, o in un bar-salotto, il cosiddetto Bar del Belvedere, con la frescura dei pini, e al centro la fontana del “Ratto di Proserpina”, copia dell’originale del Bernini.

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Ai lettori presenti e futuri,
severi giudici

 

Panta rei

Non sorprenderti se la mia mente “crazy horse” corre libera senza briglie e senza staffe.
Voglio confessarti, come in confessionale, perché “scandaglio” le anime ribelli.
Ho approfondito intensamente i moti interiori di personaggi storico-letterari, quali. “Lancilot du lac, Don Juan, Casanova, Byron, Porfirio Rubirosa, Garcìa Lorca, Prévert, Foscolo, Leopardi, Dante, Kierkegaard (Il Diaro del seduttore), Nice (Nietzsche), e poi Kant, Freud, Pirandello, Heinstein, Ernest Hemingway (Fiesta)...”, ed infiniti altri soggetti, i più disparati fra loro, il cui unico filo conduttore che li accomuna è “la sete d'amore”.

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Anthropos o Thnetos
 
 
 Anthropos, termine del greco antico che costituisce oggi suffisso per parole composte, le quali indicano una “attività umana”, come “antropologo”, “antropologia”, per indicare lo studio delle molteplici attività umane.
 Una scienza sempre più complessa che si evolve con la continua evoluzione psico-fisica dell’uomo.
 Studia popoli, luoghi, risorse, usanze e caratteristiche, le più diversificate, del globo.
 Spesso in contrasto con quanto sostengono le attuali scienze moderne della tecnica e del tecnicismo che tutto intendono classificare secondo il metro della produzione e dei consumi, a fini prettamente economici, trasformando l’uomo in “unità di consumo”.
 L’uomo nasce e si evolve portandosi dietro, nel DNA (acido desossiribonucleico), in quella doppia spirale, la storia millenaria della sua esistenza.
 

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IL SOGNO AMERICANO

Figlio come sono della seconda guerra mondiale, insieme al latte materno mi fu inculcato, nella mente e nel cuore, il sogno americano, che avrebbe risolto, una volta per tutte, le piaghe del mondo.
All’inseguimento di questo sogno non distolsero, nella mente e nei cuori di noi siciliani -che da secoli inseguivamo il detto aristotelico di “libero uomo in libero stato”, sin dalla “prima guerra servile”, contro l’oppressione e la tirannia- non ci resero edotti neppure i bombardamenti a tappeto anglo-americani, che tanti morti di inermi cittadini avevano causato.

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Lettera aperta.
 

Al Presidente della Repubblica Italiana
S.E. Sergio Mattarella Al Presidente del Consiglio dei Ministri
della Repubblica Italiana Prof.re Mario Draghi
Al Prof. Avv. Giuseppe Conte.
Al Cav. Silvio Berlusconi
Al Segretario della Lega Senatore Matteo Salvini
Al Presidente del Partito Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni
Al Segretario del PD Prof.re Enrico Letta
Al Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale
Luigi Di Maio.
Al Capo Politico del Movimento 5 Stelle,
Vito Crimi

La presente ”lettera aperta” viene inviata ai politici illuminati affinché promuovano un dibattito serio e profondo sul tema della ”sopravvivenza” della nostra identità e realtà nazionale, in un contesto più equilibrato tra Stato e Cittadini Italiani, che, in questo caso sarebbe anche positivamente europeista.

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In nome del popolo.

Ho soppesato con cura se esprimermi o meno, pro o contro la mentalità comune, e raccogliere la provocazione fattami da un caro amico sull’utilità o meno del perseguimento di ideali nel contesto in cui viviamo, di una società dedita al consumismo più spietato ed a tratti persino feroce, aberrante.

Le parole esatte sono state: “In una società come la nostra, gli ideali non hanno presa nell’animo delle ‘masse’ ”...

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Catania 20 novembre 2020

                                                                             Lettera aperta.

Allego queste poche righe ad una prima raccolta di alcuni miei articoli reperiti qua e là dall’Associazione Culturale Ethos, la quale benevolmente ne ha fatto e continua a farne tesoro, in una rubrica dalla definizione impegnativa “I Medaglioni”, il cui fine dovrebbe essere darne testimonianza ai suoi raffinati lettori ed agli amici più intimi.

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A che e quando “Cultura”

 

Prima di affrontare il tema, bisogna mettersi d’accordo su cosa si intende col termine ‘cultura’.

Il pensiero comune prevede che la persona ‘acculturata’ sia a conoscenza di cose, fatti e pensieri inerenti un determinato settore dello scibile umano.

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Mafia si, mafia no, mafia a tutto tondo

 

Ero a Palermo l’8 ed il 9 marzo 2002 per una conferenza internazionale presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo dal tema: “Letteratura e Storia”. Il caso Camilleri.

Il Preside della facoltà Antonino Buttitta (figlio di Ignazio) ospitava Andrea Camilleri, prima che gli fosse consegnata la “Laurea Honoris Causa in Lingue e Letterature Straniere” dalla IULM - Libera Università di Milano.

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Musicalità del termine, musicalità del verso

 

Musicalità del verso si dice ogni qualvolta si vuole affermare più che la scorrevolezza, la “vis”, proprio “la potenza” del verso

Prendiamo per esempio Dante che identifica ‘in due versi’ la situazione politica e sociale dell’Italia del suo tempo: “Ahi serva Italia, di dolore ostello / nave senza nocchiere in gran tempesta…”, parafrasi di “Povera Italia ridotta in schiavitù / nave alla deriva nel pieno della tempesta…” (versi 76 e 77, VI canto del Purgatorio).

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La questione morale

 

Ad ogni angolo della strada che dovrebbe portare l’uomo al continuo avanzamento verso il benessere, quello che erroneamente viene sbandierato come “felicità”, c’è la cosiddetta “Questione Morale”, ‘l’araba fenice’ che tutti cercano e quasi nessuno trova.

C’è da chiedersi ingenuamente il perché...

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E con la pandemia ,

arrivò lo tsunami economico .


Ancora non siamo riusciti a “ reggimentare “ la pandemia di Covid 19, che è apparso all’orizzonte uno tsunami economico che incalza alle terga gli italiani . Una distruzione di uomini ed entità economiche senza precedenti, nell’era della “ civiltà tecnologica e della scienza “ . Entrambi settori , questi , che dovrebbero metterci al riparo da errori ‘ eclatanti’ .   ----- leggi tutto

 

 

Egregio Presidente

ASSOCIAZIONE ETHOS - Viagrande,
faccio seguito alla tua puntuale e precisa lettera aperta del 6 giugno u.s., inviata tramite PEC al Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte, al Ministro della Salute On. Roberto Speranza e all’Assessore alla Sanità della Regione Sicilia Ruggero Razza, per associarmi a quanto da te descritto nel dettaglio, sul non consono atteggiamento del tuo medico di base, e farne una campagna più ampia sulla figura ed il ruolo del medico di base.
Da parte mia, chiedendo ai politici di riferimento, e più ampiamente al Governo, di affrontare, una volta per tutte, seriamente, una revisione “radicale” del problema sanitario italiano, imponendo per legge regole più precise nelle figure e nei ruoli che questa enorme “idra” dalle cento teste presenta.

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Catania 16 Maggio 2020.

 Silvia Romano e la sindrome di Stoccolma .


Sono passati otto giorni dalla liberazione di Silvia Romano ed il suo rientro in Italia , e le polemiche , non si attenuano , bensì “ lievitano “ in un crescendo indiscriminato ed indiscriminabile , proveniente da tutte le frange sociali del nostro “ Bel Paese “ . Avevo deciso di tenermi alla larga dalle polemiche sul caso specifico, che ha per giorni “ riempito “ lo spazio di tutti i social , ligi come sono al loro compito di “ sciacallaggio “ , pronti a cibarsi , digerire e dare in pasto ai loro figli , gli ascoltatori passivi , che pendono dalle loro “ insulse “ labbra . .......leggi tutto

 

 

 

24 aprile alle ore 21:05
 
Coronavirus, flagello di Dio


Siamo in primavera inoltrata . La natura, nella sua interezza si apre alla vita . Il nostro corpo , le nostre narici , al mattino , alle prime luci dell’alba nel silenzio e nella penombra , si inondano di profumi che spirano dai campi e dalle montagne . Mi ricordo quando , dopo un lungo periodo della mia vita passato nel Nord Italia , con tutta la mia famiglia al seguito ; il cui obiettivo era una “carriera lavorativa”proiettata verso esperienze e successi internazionali; dopo avere cozzato contro l’egoismo smodato , insito nel “ carrierismo “ , infarcito dal proverbio “ mors tua , vita mea “, sempre con il pugnale da congiurato nascosto sotto i drappeggi del “ mantello “

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 Il coronavirus nell’era del consumismo.

“ Il terrore “ , ha disseminato nel mondo questa millesimale entità virale a forma di palla tempestata di piccole ventose , il cui aspetto e funzione rappresentano , per il corpo umano , come per le navi rappresentarono , nella seconda guerra mondiale , le mine marine messe al largo nei mari a protezione di siti militari .

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S. Valentino

SENTIMENTO E SENTIMENTALISMO
I due termini ‘sentimento’ e ‘sentimentalismo’, a primo acchito sembrerebbe che parlano dello stesso argomento, il sentire profondo dell’essere umano. Tutt’altro, sono esattamente l’uno l’opposto dell’altro.
Il ‘sentimento’ è qualcosa che emerge e s’appiglia nell’animo o anima che dir si voglia. Scava nel profondo ed è frutto di grande travaglio interiore.

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                Paganini non ripete
 
 
Ci sono girato attorno al famoso detto: “Paganini non ripete!” per lungo tempo. Sino a quando mi sono accorto che anche io ho adottato più volte, ed oggi adotto sempre più, questo atteggiamento.
 Non solo nel dialogo quotidiano, quando lo faccio notare ai tanti il cui unico sistema di persuasione è la ripetizione all’infinito dello stesso concetto, anche se con parole differenti. Piuttosto che, negli atteggiamenti dei superficiali, verso fatti per loro importanti. Quisquiglie di scarsa o poca importanza. .....leggi tutto
 
 
Catania 9 Gennaio 2020
 
 Agli amici ennesi.
 

                 Enna, gli anni ruggenti
 

 
Nella mia autobiografia ho descritto, su richiesta dell’Archivio Storico del Comune di Enna, come nacque l’idea di dedicare una statua in bronzo ad Euno, lo schiavo ribelle che nel 135a.c. mosse la Prima Guerra Servile contro Roma, l’esercito più potente del mondo di allora, e lo fece tremare.

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          Il viaggio di una vita


Che strano, i miei viaggi cominciano sempre davanti un foglio bianco. Forse perché è il viaggio che ho inseguito in tutta la mia esistenza. Il candore che nasce dalla conoscenza profonda di uno spirito inquieto.
È un viaggio infinito, fatto di stadi concentrici, ove il passaggio da uno stadio al successivo, è sempre periglioso ed incerto.
Recita un famoso detto indiano: “Voler conoscere la profondità dell’animo umano è come voler svuotare il mare con una ciotola”. È un sogno impossibile. Probabilmente proprio per questo è affascinante.    --leggi tutto

 

 
 

 

Notorietà, male del Secolo


‘Costi quel che costi’, la notorietà è diventata una priorità assoluta, fine a se stessa.
E per essa si commettono cose impensabili, per una mente sana.
La scala dei valori è diventata infinita, e corre sul filo di un affilatissimo rasoio.    ....leggi tutto

(Roma 12 0ttobra 2019)

 
                                                                     Catania 05 ottobre 2019
 
            
     Università, regno di Arìmane
 
 “Il regno di Arìmane”, descritto da Eduard Schuré, risale ai magi persiani.
 È il regno della bestia, l’apoteosi del male che regna con ‘le potenze della terra: il potere, il denaro, la forza, la violenza, l’egoismo, la falsità, la prevaricazione, l’odio, la demagogia, la guerra…’    
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                                                                                                 Catania 27 Settembre 2019

      La sanità… un poco qua, un poco la, in Italia


Mentre mi accingo a scrivere, sulla sanità nazionale, mi sovvengono alla mente due ‘slogan’ che, scusate, voglio fissare sin da subito, ad evitare di dimenticarmene; e che poi chiarirò in maniera più dettagliata:
- Questo sistema non potrà essere cambiato neanche da una rivoluzione!
- Le vostre sfide, saranno le nostre sfide.    
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                                                                           Catania 25 Settembre 2019
 
 
               Caccia agli evasori!
 
 “Caccia agli evasori”, a me suona tanto come se mi dicessero ‘caccia all’uomo!’
 Probabilmente avrei dovuto intitolare l’articolo “caccia alle streghe” di medioevale memoria.
 E non da ora, nooo… è da un bel po’ di tempo che ‘la televisione spazzatura’ fa da ‘grancassa’ a una delle tante favole (leggasi balle) inventate da politici e non, supportati da ‘economisti’ grandemente ‘illuminati’, quelli che camminano con lo ‘statisticometro’ in tasca (internet li aiuta tanto!); pochi, coloro che si salvano.
 E poi direttori generali di tutta una serie di enti ‘sanguisughe’, preposti a succhiare sangue al ‘cittadino onesto’ (grande pagatore!).
 “Loro” non sanno, non si rendono conto, che stanno sfiorando, a dir poco, una ‘rivoluzione fiscale’ del tipo di quella messa in atto da Gandhi, contro l’imperialismo Britannico: ‘resistenza passiva’.
                                                                                 
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Talk Show politici, che cosa mirabolante

Salvini, si il segretario della “Lega Nord”, lombardo - veneta.
Quella di Alberto da Giussano, personaggio idealizzato, forse mai esistito, preso a simbolo, trentacinque anni or sono dal ‘Senatur’ Umberto Bossi.
Voglio stendere un pietoso velo su “Roma ladrona”; “Prima il Nord di: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna”; “Prima gli italiani” ecc.
Come dire che in Italia ci devono essere popolazione e regioni predominanti, “contro” altre popolazioni e regioni soggiacenti; e contro ‘l’estraneo’, lo straniero.     .....leggi tutto

 

 
 

 


                   Istituzioni e Morale

Un mio articolo, pubblicato sulla rivista “Sicilia oggi”, alla fine degli anni ‘70, affrontava la problematica della ‘morale’, con questo titolo:
La morale… non si usa più.

L’articolo partiva da lontano, faceva riferimento alle civiltà estinte, nel passato dell’umanità, e focalizzava l’attenzione del lettore sul fattore ricorrente, determinante nel processo di disgregazione di ogni civiltà passata, ipotizzandone il ripetersi nel futuro dell’uomo: “la disgregazione morale nei costumi dei popoli”.
Quando parlo di ‘morale’, non faccio riferimento alla ‘morale corrente’, la quale altro non è che un ‘edulcorato’ della morale fondamentale, a sua volta sempre invariata ed invariabile nel tempo,poiché risiede nell’anima di ognuno di noi e si chiama ‘coscienza’.      
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Perché filosofia?


I sofisti e gli antitetici spesso mi chiedono “perché filosofia?”.
Nel rispondere, io stesso mi chiedo la identica cosa.
E volendo razionalizzarne le motivazioni, cercherò di esprimerle seguendo passo-passo le riflessioni che appaiono nella mia mente, come un susseguirsi di immagini e di pensieri.
Per arrivare al bandolo di questa complicata matassa, bisogna che segua una serie di passaggi obbligati, poiché, raramente le scelte nascono dal nulla. In quanto, ciò che nasce da nulla al nulla porta.
Credo fermamente nei due fattori di cui il nostro Creatore ci dota, sin dalla nascita, i quali determineranno il corso della nostra esistenza: la potenza del nostro essere interiore, supportato, quest’ultimo, da una fervida intelligenza; il ruolo, la mansione, la ‘mission’ alla quale siamo preposti, e che dobbiamo assolvere.    .....
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  Oscurantismo ecclesiae.


Ho dovuto intitolare queste mie riflessioni con un titolo di altisonante accusa, salvando un po’ del tanto bene esercitato dalla Chiesa Cattolica, ed infierendo per il tanto male del quale molte mani si sono macchiate, si continuano a macchiare e certamente si macchieranno, poiché il demone della ferocia è saldamente ancorato nell’animo umano.
Divagando, l’altro giorno, su una ricerca sul ‘male’, sono incappato in una elencazione dei tanti peccati che i credenti, “intrisi di verità assolute”, hanno del male.
Di quelle azioni e di quei pensieri che elencano e bollano come ‘male assoluto’.  ....leggi tutto
                                                                                         flf
8 Agosto 2019
 

 

 

Nemo profeta in Patria.


“Un profeta non è disprezzato che, nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua. (Marco 6-4)”
“Poi aggiunse: “Nessun profeta è bene accetto in patria”. (Luca 4-24)
Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria. (Giovanni 4-44)
Gesù applica a se la profezia di Isaia 61-1-2, riferendosi al rifiuto dei Nazareni nei Suoi confronti.
Frase evangelica oggi applicata per indicare chi spesso viene rifiutato, non apprezzato da: familiari, colleghi, concittadini, compaesani, amici…; citata anche da Giordano Bruno, nell’ultimo capitolo del “De Magia”.   ..... leggi tutto

 

    Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»  
Presidente Augusto Lucchese
  e-mail: ethosassociazione@alice.it