24 aprile alle ore 21:05
Coronavirus,
flagello di Dio
Siamo in primavera inoltrata . La
natura, nella sua interezza si apre alla vita . Il nostro corpo
, le nostre narici , al mattino , alle prime luci dell’alba nel
silenzio e nella penombra , si inondano di profumi che spirano
dai campi e dalle montagne . Mi ricordo quando , dopo un lungo
periodo della mia vita passato nel Nord Italia , con tutta la
mia famiglia al seguito ; il cui obiettivo era una “carriera
lavorativa”proiettata verso esperienze e successi
internazionali; dopo avere cozzato contro l’egoismo smodato ,
insito nel “ carrierismo “ , infarcito dal proverbio “ mors tua
, vita mea “, sempre con il pugnale da congiurato nascosto sotto
i drappeggi del “ mantello “ ; decisi improvvisamente il rientro
nella mia “ calda “ Sicilia , più adatta alla mia natura in
cerca di calore umano . Inaspettatamente per chi aveva
progettato sulle mie qualità lavorative . Cercavo realizzazioni
culturali , anziché di natura prettamente economiche . Volevo
vivere a contatto con gli uomini di cultura della mia terra ,
memore delle frasi di Goethe : “ La vita è troppo breve per
vivere da mediocre . L’Italia senza la Sicilia , non avrebbe il
“ succo “ della vita . La Magna Grecia , e più specificamente la
Sicilia , rappresentano la saggezza filosofica della civiltà
millenaria del mondo “ . Questi concetti mi inebriavano il cuore
, più dei successi in Aziende leader mondiali , e più del denaro
legato all’ascesa professionale . Mi ero messo alla prova di
sfide economiche difficili e dure . Le avevo superate
brillantemente , ma prima che il vortice internazionale mi
risucchiasse nel suo feroce “ tritacarne “ , che non mi avrebbe
più dato respiro, decisi di cercare “ altrove “ la realizzazione
della mia complessa personalità. Pensai di farlo nel mondo
culturale , ai fini di dare agli altri , non importa quanti ,
molti o pochi , il meglio di me . Pensavo e penso che alla fin
fine , strigi stringi , il vino buono si trova “ solo “ nelle
botti piccole . La massa , le folle infinite non facevano e non
fanno ...storia . Non per me . Rimangono ai margini del sapere e
della conoscenza . Dicevo , dopo avere mandato avanti , con
destinazione Catania , famiglia e suppellettili, mi accinsi a
ritornare , con la mia nuova , efficientissima autovettura ,
Fulvia berlina, di ultima generazione veramente Lancia . Partii
dalla sede di Arese alla volta della Sicilia , in un pomeriggio
uggioso e tetro. Tra piccole tappe e riposini nelle stazioni
autostradali di servizio , arrivai , alle prime luci dell’alba ,
in vista della Sicilia , in uno spaccato fra le montagne dopo
Vino Valentia e prima di Scilla . E fui colto dai profumi della
mia terra natia , che il vento del primo mattino portava con se’
, attraverso il canale di Sicilia . Gli odori, sottili e gentili
, attraversarono il mio corpo , la mia mente , il mio cuore ,
come succede ad ogni profugo , quando imbrocca l’ultimo tratto
di strada che lo condurrà alle sue “ quattro mura “ , dove si è
consumato il meglio della sua vita ..., mi diedero il “ ben
tornato “ . Vi siete mai chiesti perché succede questo ? Perché,
i luoghi della vostra infanzia sono le solide radici su cui
poggia la nostra esistenza . Una cosa che , chi non sente questo
legame indissolubile , è un essere a metà, ne’ uomo , ne’
animale , un essere “ incompiuto “ . Garibaldi , dall’eremo
della sua casa a Caprera , seduto su una sedia a rotelle , dove
l’ artrite lo teneva legato , passava molte ore del giorno a
fissare il Nord , verso la Corsica , la sua” incompiuta “ ; e
oltre , verso Nizza , dove risiedeva la fiamma del sui animo . E
parliamo di un uomo, veramente “ cittadino del mondo “ . La sua
forza , la sua pietra miliare , era il focolare natio . Orbene ,
mi fa specie vedere come oggi questo “ coronavirus” ,
inesorabilmente cancelli , con un colpo di spugna , la storia di
intere famiglie , che risiede nell’animo dei membri più anziani.
Loro che avrebbero voluto essere “ la cartina di tornasole “ ,
per i loro cari. Nonostante che questi , per scelte molto spesso
, disumane ed incomprensibili , li hanno relegati in strutture
staccate dal resto della famiglia . In quelli che io chiamo “ i
cimiteri degli elefanti “ . Monitorati da altri popoli del Nord
del mondo , ritenuti più civili del nostro, perché più in linea
con la mentalità “ consumatrice “ moderna ; fatta di “ produci e
consuma “ , all’americana . O “ asettica” come quella Svedese .
La nazione , non a caso , con il più alto numero di suicidi nel
mondo. La’ dove , anche l’amore più “ sperticato “ è “ una
veloce marchetta , e basta “ , a fine settimana ; dopo avere
dedicato il meglio al lavoro. Ben lungi da sentimenti che
assorbano energie . L’ insieme di tutto questo è là
consequenziale “ difesa “ della vita , e della natura del
pianeta in cui viviamo : azzannato , ferito , distrutto, in ogni
componente , naturale e umana . . Questo virus rappresenta più “
il conto da pagare alla natura , ed a Dio “ , per la maniera
irrispettosa e volgare del comportamento dell’umanità “ entier “
dicono i Francesi . Mi rassomiglia tanto all’ Angelo della Morte
, di cui ci parla la Bibbia nel vecchio e nuovo Testamento .
Chissà se l’umanità riuscirà’ a trarne , un esame di coscienza ,
senza sotterfugi e inutili autogiustificazioni ; ma un reale “
autodafé “ , con relativo pentimento sincero e reale : una
inversione di marcia , di vita . Una speranza questa , non si sa
se realizzabile . Dipende da una ferrea volontà di scelta . Ma
??? La cosa , vi confesso , mi lascia molto perplesso. Imparate
! , inoltre , a rispettare realmente i vostri anziani .
Restituendogli una piccola parte dell’amore , del rispetto e dei
sacrifici che vi hanno profuso , ogni qualvolta siete stati in
stringenti necessità di aiuto e di sicurezza . Se voi siete i
primi a dimostrare finto attaccamento è finto rispetto per loro
, spesso solo per “ sporco “ denaro , come potete pretendere che
in quei “ lager “ chiamati “ case per anziani “ , qualcuno abbia
“ pietà “ di loro ? Che esempio date alla vostra giovane prole ,
ai fini del loro rispetto nei vostri confronti ? Quando , voi
per primi , avere dato “ un solenne calcio in bocca “ ai vostri
anziani . Vade retro , Satana !
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