Egregio
Presidente
ASSOCIAZIONE ETHOS - Viagrande,
faccio seguito alla tua puntuale e
precisa lettera aperta del 6 giugno u.s., inviata tramite PEC al
Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte, al Ministro della
Salute On. Roberto Speranza e all’Assessore alla Sanità della
Regione Sicilia Ruggero Razza, per associarmi a quanto da te
descritto nel dettaglio, sul non consono atteggiamento del tuo
medico di base, e farne una campagna più ampia sulla figura ed
il ruolo del medico di base.
Da parte mia, chiedendo ai politici di riferimento, e più
ampiamente al Governo, di affrontare, una volta per tutte,
seriamente, una revisione “radicale” del problema sanitario
italiano, imponendo per legge regole più precise nelle figure e
nei ruoli che questa enorme “idra” dalle cento teste presenta.
Ricorderai, su questo tema, il contenuto dei miei articoli
ripresi e pubblicati su una rubrica editoriale a me dedicata,
dai titoli: 24 aprile 2020 “Coronavirus flagello di Dio” / 4
aprile 2020 “Il Coronavirus nell’era del consumismo” / 27
settembre 2019 “ La sanità … un poco qua, … un poco la, in
Italia” / 25 settembre 2019 “Caccia agli evasori” . Questi
ultimi due parlavano anche della speculazione feroce che viene
fatta in Italia dal nostro sistema “politico-baronale” sulla
organizzazione, direi meglio sulla “voluta” disorganizzazione
sanitaria italiana, all’ombra di codici e codicilli molto
“laschi” nei quali ognuno possa bagnare il biscottino, per
mancanza di regole e leggi precise, in questo enorme bacino
politico, nel quale attingere per controllare uomini e cose.
Si illude chi pensa che i partiti di opposizione siano disposti
a mettere il dito in questa piaga, in quanto questo è uno dei
tanti temi “tabù” che vede i vertici politici tutti conniventi.
E in questi vertici vi si trova “silente” anche la stampa, quasi
tutta, se non tutta, strumentalizzata.
Se così non fosse, quei miei articoli avrebbero fatto da
“campana alla Pier Capponi”, per intellettuali, politici e
stampa, unendosi in una voce sola e gridando “allo scandalo” .
Tuonando dagli scanni che contano, come fece il nostro
concittadino Napoleone Colajanni contro il malcostume
governativo dei suoi tempi.
Sai cosa ebbe l’ardire di rispondermi un caro amico “medico -
specialista ospedaliero” con studio privato da trecento euro a
visita, scrupolosamente senza ricevuta, al fine di evadere le
tasse per qualche centinaia di migliaia di euro? Tra parentesi,
ove si moltiplichi queste centinaia di migliaia di euro di tasse
evase da quasi tutti gli studi medici associati d’Italia, si
troveranno cento e rotti miliardi di euro di tasse evase,
inusitatamente blaterate da tutti i Governi; i quali, per sviare
l’opinione pubblica, danno la caccia ai carrettini di quei
poveracci che non hanno come sfamarsi.
L’esimio specialista mi rispose : “caro amico, questo sistema
non cambierà mai, neanche con una rivoluzione”. Volendo
significarmi che dietro questo enorme “bubbone” ci sono
interessi troppo elevati ed estesi a tutti gli strati sociali,
per avere la minima volontà a voler cambiare.
Se così è, la tua sacrosanta istanza sarà difficile che sortisca
effetti concreti.
Prova a tastare la coda all’ IDRA dalle cento teste: la rete
televisiva “la 7” da mesi ha varato il suo campo di battaglia
“sette giorni su 7” su questo tema, pur rimanendone accortamente
ai margini. Accorta a non toccare realmente il nervo scoperto
del problema.
Prova a vedere se ti daranno ascolto. Personalmente sono molto
scettico, memore del proverbio “ cane non mancia cane”.
Con molti saluti.
Catania 8 giugno 2020 Fernando Luigi Fazzi
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