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Fatti e misfatti
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Al di là degli stereotipi e delle suggestioni trasmessici dalla storiografia ufficiale, i tragici eventi del 1860 segnarono per il Sud, e per la Sicilia in particolare, l’inizio di un subdolo assoggettamento coloniale al Piemonte e, in genere al Nord Italia, che prosegue tutt’ora. Col pretesto dell’unificazione dell’Italia, il Piemonte si arrogò allora il diritto di conquistare il Sud con un’atroce guerra mai dichiarata.
Per giustificare l’invasione inventò tutta una serie di
menzogne, che tutt’ora
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In relazione a
quanto accaduto di recente circa lo sprofondamento di una
“carreggiata” della statale 121 PA-AG (appena “collaudata”, si
fa per dire) e circa il cedimento di alcuni piloni del viadotto
“Himera” della A 19 PA-CT,
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Testo apparso sull’Unità del 13 Agosto 2010, pagina 10/11
Intervista a Beatrice Rangoni Machiavelli «L’acquisto di Arcore? Un raggiro del Cavaliere»
vedi anche "CHI è?" di Rangoni Machiavelli Beatrice
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REGIONE SICILIA
Un miliardo di euro all’anno, una
spesa improduttiva che favorisce la cultura parassitaria
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Amato cornuto e mazziato
In vista della scalata al Colle,dopo
essere stato nominato
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CHE SUCCEDE AL MONTE DEI PASCHI DI SIENA ? Nulla di nuovo sotto il sole. Trattasi di circostanze e fatti ben noti da tempo. Solo che ora, scoperchiata la pentola, un po’ tutti hanno preso ad esternare più o meno pertinenti giudizi e commenti mentre i maggiorenti della solita politica all’italiana s’accusano a vicenda e hanno preso a versare, pressoché inutilmente, un fiume di lacrime … (di coccodrillo). Leggi tutto |
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A cosa sono ridotte, oggi, le Funzioni religiose ?
Parecchi saccenti Sacerdoti (per fortuna non tutti), più che altro imbevuti di protagonismo e di incongruo dottrinalismo, non riescono a rendersi conto (o più semplicemente non vogliono rendersene conto) di avere trasformato le sacre funzioni, magari inavvertitamente, in autentici spettacoli folcloristici sostanzialmente privi di spiritualità e d’interiorità. I presbiteri ....... leggi tutto
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IL PAESE DEI BALOCCHI E …. DEGLI ALLOCCHI.Nell’Era di San Silvio da Arcore (leggi Berlusconi) la Nazione Italia - almeno per quel che riguarda una buona metà del suo popolo – sta vivendo una poco esaltante fase storica che certamente non onora la celebrazione dei suoi 150 anni di vita. A confronto di altre Nazioni - vicine e lontane - non può certo considerarsi un Paese “felice”, proteso verso un “brillante” avvenire. Sotto la discussa guida dell’invitto “mago del compromesso” (per non dire dell’intrigo o delle turlupinature) punta decisamente a raggiungere la vetta di molti primati da Guinness World Records ... Leggi tutto |
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Ballarò 19 aprile. Che figura la Maria Stella Gelmini.Senza entrare nel merito delle più o meno giustificate diatribe che continuano a scaturire dalla riforma scolastica intitolata proprio alla attuale titolare del Dicastero della Pubblica Istruzione, non si può sorvolare sul fatto che essa ha assunto, con incredibile disinvoltura, il difficile compito di sostenere pedissequamente la tattica difensiva adottata dal Premier Berlusconi a fronte dei processi di ogni tipo che lo coinvolgono. Dove è finita la sua vantata linea personale e politica in materia di meritocrazia, di etica comportamentale, di onestà morale, di lotta alle storture del sistema? Dove ha relegato il decantato sogno di fornire alle giovani generazioni, attraverso un nuovo modello di scuola, elevati principi morali, culturali e formativi? Ha dimenticato, forse, che la chiave di volta dello sviluppo formativo della gioventù è l’esempio fornito da chi, più o meno meritatamente, è posizionato ai vertici delle Istituzioni? Se per convenienza, per spirito di servilismo al potere, per soggettiva incoerenza intellettuale, la Ministra Gelmini ha convintamente preso le distanze da tutto ciò, non deve lagnarsi del fatto che venga inclusa a pieno titolo fra coloro che sistematicamente cercano di distorcere la verità delle cose sostenendo tesi campate in aria basate su arzigogoli e trucchetti degni di imbonitori da fiera o di illusionisti da baraccone. E’ chiaro ed evidente che non possono coesistere due diverse verità specie quando i fatti, pur se si tenta di nasconderli o di camuffarli, propendono a dimostrare quale sia quella reale. Tutto il resto è menzogna, uso di mezzi ingannevoli, abuso di funzioni, vergognoso tentativo di offuscare la mente di tanti sprovveduti potenziali elettori. I preconfezionati ragionamenti teatralmente recitati dall' On. Gelmini sulla scena di Ballarò, a parte la tendenza alle reiterate e poco rispettose sovrapposizioni all’argomentare dei vari dissenzienti (qualcuno l’ha rimbeccata asserendo che il suo era un comportamento quantomeno poco educato) hanno posto maggiormente in luce un suo sdoppiamento di personalità. La Gelmini - come del resto parecchi suoi compagni di cordata - non s'è forse resa conto che, così seguitando a fare, oscura quella che dovrebbe essere l’immagine seria, composta e veritiera di un qualificato rappresentante delle Istituzioni. Non si è resa conto, evidentemente, che dal momento in cui ha assunto l'incarico di Ministro della Repubblica, non è più al servizio del capo o dei capi della sua fazione politica ma, bensì, diviene responsabile dei suoi comportamenti, delle sue affermazioni, dei suoi interventi, verso la Nazione intera. Nel caso in specie, ove la Gelmini preferisca essere solo una politicante di parte, non le rimane che dimettersi dall’incarico istituzionale e sarà libera, così, di esternare come vuole e dove vuole le sue discutibili tesi e le sue congetture. Non seguiti ad offendere il buon senso di quella numerosa parte degli italiani che non vorrebbero essere ritenuti allocchi o, peggio ancora, essere presi per i fondelli. Peccato che tutto ciò contrasti con la sua apparente figura di donna tutta acqua e sapone. |
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INDEGNA
BARAONDA A MONTECITORIO
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"Blitz Pdl sul processo breve, bagarre in aula. Il Pd: Vergogna"Opposizione inconcludenteSe la banda dei "desperados" berlusconiani riesce a stravolgere la funzione costituzionale del Parlamento (utilizzando gli accattoni e i mercenari degli ir...responsabili) lo si deve anche all’incapacità dell’opposizione di adeguarsi alla tragica situazione politica italiana. Non basta alzare la voce nelle aule del Parlamento o nelle inutili dichiarazioni ai mass-media. Se ha, come suole dirsi, “spina dorsale” e coraggio (ma non credo), l’opposizione dovrebbe avere il dovere di affrontare il nemico con altre più adeguate armi. Anche scendendo in piazza tutti uniti, stile Tunisi o Il Cairo, giungendo anche, se necessario, all'estrema conseguenza di disertare tutte le sedute del Parlamento e delle relative Commissioni, sino a quando la sostanziale funzionalità istituzionale e il decoro di tali Organi non saranno ripristinati. Ce la farà l'opposizione a bloccare la deriva antidemocratica della nauseabonda maggioranza? Ce la farà a ingabbiare, per non farli più nuocere, i componenti tutti di tale antinazionale setta satanica che artatamente e frequentemente ricorre a veri propri agguati antidemocratici per imporre la propria linea? Linea arrogante, discriminatoria e settoriale fatta di palese incapacità di gestire la realtà del Paese, di inganni e prevaricazioni, di proposte di legge sfacciatamente anticostituzionali, di spregevole corruzione morale e materiale. Se l’opposizione non riuscirà a tempo a rendersi conto di quale è il proprio irrinunciabile quanto doveroso compito e continuerà a cincischiarsi con inutili diatribe e vacui discorsi, per la Nazione saranno tempi ancora più duri.(commento inviato a “Commenti Virgilio” - ore 16,18 del 30 marzo 2011) |
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I BUCANIERI DELLA MALFIDA GOVERNANCE ITALIANA
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LA NAZIONE DEI CHIACCHIERONIIn Italia s’è sempre più diffusa una grave e incurabile epidemia di logorrea. Tutti parlano - magari per il solo gusto di dire qualcosa o per mettersi in mostra -, tutti intervengono nei numerosi e talvolta sconclusionati talk schow televisivi o appuntamenti radiofonici, tutti ammanniscono sermoni e fanno prediche, tutti rilasciano interviste e dichiarazioni di parte. E’ difficile, però, trovare nel loro "bla bla" concordanza di idee, chiarezza e spirito di coesione. Si parla a ruota libera o si recita a soggetto, non ha importanza, purché il proprio pensiero - spesso e volentieri distorto e ambiguo - corra sulle onde della radio o fra i canali delle TV. Molti non si rendono conto di avere ormai acquisita una sorta di tossicodipendenza da microfono e di essere in balia di una perenne sbronza di individualismo esasperato, nutrendo magari l’inconscia speranza di ostentare una qual distintiva cultura intellettualistica, retorica o filosofeggiante che dir si voglia. Che bella cosa questa odierna “Italietta nostra”, preda di un famelico branco di squali pronti ad addentare e dilaniare chiunque si permetta di contestare le loro ciance o di smentire i loro assiomi. Il tutto porta ad accelerare la corsa verso l'inarrestabile decadenza dei valori culturali e morali della Nazione. |
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Il Cavaliere preoccupatoDopo il convegno europeo di Parigi si è visto, forse per la prima volta, il Premier italiano seriamente preoccupato. Gli si leggeva in volto. Non è riuscito ad ostentare, neppure per un momento, il consueto artefatto "sorriso Durbans". Sorge il dubbio, però, che le sue reali preoccupazioni non riguardino la "Nazione Italia" a fronte delle conseguenze della crisi libica, bensì le estemporanee uscite del compare Bossi ("Silvio ha sbagliato"- "qualche ministro parla a vanvera") che si sono sommate alla presa di posizione di alcuni ministri di razza padana che, in merito all'affare Libia, si sono defilati e hanno assunto un atteggiamento discordante rispetto agl'altri colleghi del Consiglio dei Ministri. Senza dire del vento di fronda che cresce all'interno della sua raccogliticcia maggioranza. Il Cavaliere, da un po' di tempo a questa parte, deve sempre tenere a portata di mano una buona riserva di "super attaK" per riappiccicare, alla meno peggio, i cocci del suo malfido entourage. E' facile notare, infine, che quando è costretto a parlare di cose serie, risalta in lui l'ambiguità di un contorto modo di esprimersi oltre che la palese incompetenza riguardo alle specifiche materie di che trattasi. Nel caso specifico della crisi libica sono apparse evidenti le stramberie, le imperfezioni tecniche, l'inconsistente giro di parole e le studiate riserve circa la posizione italiana nell'intervento ONU contro la Libia. Per suo merito l'Italia è veramente messa male, .... in ogni campo! |
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"No fly zone" sulla Libia di Gheddafi.Il Consiglio di Sicurezza dell’O.N.U., al pari della montagna del saputo detto popolare, ha partorito, con ingiustificabile ritardo e forse fuori tempo massimo, il gracile topolino della “no fly zone” da attuare, potendo, sui cieli della Libia. Il chimerico scopo dovrebbe essere quello di proteggere la popolazione civile dissidente dal reiterato e criminale impiego dell'aviazione di Gheddafi. L’attesa risoluzione è stata approvata, nel corso di una stanca e contrastata seduta quasi notturna, con 11 voti a favore e 5 astenuti. Fra questi ultimi, vedi caso, risaltano la Cina e la Russia. La prima, la Cina, in quanto spererebbe, in relazione alle trattative già avviate e rimanendo Gheddafi al potere, di assumere il controllo della produzione petrolifera e metanifera della Libia. Una bella prospettiva per l’Italia berlusconiana. La seconda, la Russia, non avrebbe potuto fare diversamente senza offendere il ricco cliente del suo fornitissimo "supermercato" di materiale bellico. Si sa che l’industria russa degli armamenti vive e prospera attraverso la massiccia esportazione di ogni tipo di aggeggi da guerra, dai kalashnikov, ai cannoni, ai moderni "katiuscia", ai carri armati, ai Mig. Non tanto facilmente, quindi, può essere disposta a rinunciare a un facoltoso acquirente come Gheddafi. La nomea di "mercanti di morte" non li tange più di tanto. Gli affari sono affari, ha sempre detto il caro ex proletario del KGB, inteso Putin, all'intimo "compagno anticomunista" Berlusconi, meglio conosciuto come l'indefèsso cavaliere di Arcore. La conseguenza di tutto ciò sta nel fatto che il mondo è ormai costretto ad andare avanti fra tiranni, speculatori e nuovi arricchiti senza scrupoli, a prescindere dai diffusi e più o meno scandalosi bunga bunga. |
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Ass.
Socio-Cult. «ETHOS
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Via Lavina, 368 – 95025 Aci Sant’Antonio
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