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Restauro e arte
a cura di Nevio Del Monico
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Comunismo
e restauro
Esistono uomini pressoché
irraggiungibili nella loro grandezza che, con modestia
e onestà, compiono imprese superatrici del dovere
formale, riducendo la geniale eccezione in normale
operato. Ho avuto modo di conoscere una di queste
sempre più rare persone, frequentando e collaborando
fattivamente con il prof. Gabrielli, allora direttore
scientifico della Sovrintendenza speciale dei Musei
Vaticani.. Leggi
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Fiumedinisi
Project: i soldi americani e le istituzioni italiane
Pietro Villari
2008-12-01
Gentile Redazione,
scrivo
nella qualità di direttore degli scavi nell’ambito
di un progetto di ricerca statunitense a Monte
Belvedere di Fiumedinisi, area archeologica siciliana
di eccezionale interesse scientifico. Ormai noto a
livello internazionale quale “Fiumedinisi Project”,
il programma ha progressivamente coinvolto a vario
titolo numerosi colleghi Americani ed Europei
appartenenti a vari settori delle discipline applicate
alla moderna ricerca archeologica, in buona parte
svolte con metodologie e strumentazioni sino ad oggi
mai impiegate in Sicilia. Leggi
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RESTAURARE
NEL 2000
I DELICATISSIMI EQUILIBRI CHE CONTRADDISTINGUONO L’
ARTE DELLA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO
ARTISTICO MONUMENTALE E AMBIENTALE SONO OGGI
COMPLETAMENTE SOTTOMESSI AD UN SISTEMA MONOPOLISTICO
DI TIPO MAFIOSO .
QUESTO SISTEMA RAMIFICATO DETTA REGOLE ATTUATIVE CHE
COINVOLGONO IL COMPARTO PUBBLICO E QUELLO DEGLI
OBBEDIENTI OPERATORI PRIVATI .
L’APPIATTIMENTO CULTURALE, MORALE E SCIENTIFICO DI
QUANTI DOVREBBERO CORRETTAMENTE ADOPRARSI PER
INSEGNARE E DISTRIBUIRE CULTURA, INCAPACI DI
OPPOSIZIONE ALCUNA AVVERSO SISTEMI MISTIFICATORI MA
FORTI, HA GENERATO DISTRUZIONI PRESSOCHE’
IRREVERSIBILI PER UN NUMERO RILEVANTE DI MONUMENTI DEL
NOSTRO PAESE . Leggi
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Pensieri e appunti
sulla conservazione del patrimonio storico.
RESTAURO
È probabilmente
il settore tecnico-scentifico che più di ogni altro
ha subito attenzioni, interessi, teorie, ipotesi,
norme, dogmi, sperimentazioni, dispute, testi,
dispense, evangelizzazioni, teoremi, borse di studio,
opinioni, divieti, permissivismi, specializzazioni,
corsi superiori, carriere, abusi, millanterie,
speculazioni, enfasi, cinguettii, cori. Questa delicata branca è stata inondata da un gran
fiume di parole, sino a formare un policromo interesse
di ottime volontà nel fare. L’unico pericolo,
però, è il ritorno all’anno zero nella ricerca a
ritroso di un’evoluzione consumata, in un mondo
consumistico che impone un sottile dominio improprio,
che trasforma la cosa di tutti in cosa di nessuno,
deludendo entusiasmi e oneste convinzioni.
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DISTRUZIONE
DEL PATRIMONIO STORICO – MONUMENTALE, STORICO –
ARTISTICO, STORICO – ARCHITETTONICO.
Sono stato invitato con insistenza a scrivere
note e considerazioni circa l’uso generalizzato dei
silicati di etile quale “protettivo” consolidante
delle superfici litoidi esposte e non, che da oltre 17
anni, mi sforzo invano di combattere, illustrando
motivi e riscontri di realtà a preposti, accademici,
addetti ai lavori, di vario livello.
E’ il più devastante scandalo che coinvolge il
mondo della salvaguardia del “patrimonio storico
italiano”, concepito, partorito e fatto crescere in
assoluta assenza di responsabilità, da più genitori:
mistificazione, ignoranza, speculazione, interessi
politico-economici, qualunquismo, immoralità.
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SILICATI, perchè....
Inutilmente,a partire dagli anni ’90 ho più volte
allertato un importante docente dell’ I.C.R. ( con
cui sono stati testati materiali da me formulati e
prodotti) e la Direzione scientifica dei Musei
Vaticani,dall’uso dei silicati di etile quale
protettivo consolidante dei materiali litoidi.
Il loro uso, politicamente imposto (forse al 6% ?)
produce solo distruzione a costi ingenti di denaro
pubblico.
Basta verificarne gli effetti nel tempo ( 2-9 anni
date le variabili).
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