NOTIZIE
E COMMENTI FLASH
* Evasione Fiscale: il
Governo - malgrado l'incombente e concreto pericolo della
bancarotta - continua imperterrito a prendere in giro i
contribuenti onesti che pagano le tasse. Gli annunciati
provvedimenti anti-evasione sono puri e semplici palliativi
certamente non idonei a scoraggiare gli incalliti e disinvolti
evasori ed elusori che, vedi caso, in gran parte si annidano,
notoriamente, nelle tane degli ordini professionali, del
variegato mondo del terziario, delle aziende che vivono di
lavoro nero e di illegalità operativa, del folto novero di
spregiudicati affaristi. In parole povere in quel vasto settore
della economia nazionale che, in combutta con taluni settori
della politica, usa il grimaldello della illegalità e talvolta
della corruzione per lucrare sostanziosi profitti. Trattasi, in
gran parte, di quel bacino elettorale che interessa molto da
vicino l'attuale fittizia maggioranza. Un sistema alla “Al
Capone” che trova il proprio fertile “humus” fra quella
folta schiera di omertosi e fedeli pretoriani della casta
politica che, lautamente foraggiati con denaro pubblico, siedono
in Parlamento non da eletti ma da “nominati. Costoro,
certamente, mai penseranno di votare provvedimenti correttivi o
solo limitativi del proprio nefasto modo di essere.
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LA
PRESSIONE FISCALE IN ITALIA,
TURLUPINATURE
E FREGNACCE
Il
Ministro Tremonti, di recente, ha confermato che il
carico fiscale degli italiani non può subire
riduzioni di sorta finché la situazione di bilancio
continuerà ad essere precaria. Di aumenti, invece, ne
può ancora subire.
In
contrasto con la pubblicitaria teoria secondo cui il
Governo non mette "le mani nelle tasche
cittadini”, infatti, la pressione fiscale ha
superato il 47%, in ascesa di ben 4 punti rispetto al
2009.
Non
occorreva certo la vantata preparazione tecnica del
Ministro per giungere ad una si lapalissiana
deduzione. L’assunto prima riferito potrebbe essere,
almeno in parte, condivisibile. Leggi
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Un
miliardo di euro all’anno, una spesa improduttiva
che favorisce la cultura parassitaria
La
Pubblica amministrazione. locale costa almeno un
miliardo all’anno in più del necessario ai
siciliani, i cui rappresentanti politici ottengono o
scambiano il consenso elettorale ottenuto, di
prammatica, con l’elargizione generosa di impieghi
pubblici di pura invenzione, privi di qualsiasi utilità..
Infatti:
Buona parte della spesa pubblica in Sicilia per
retribuire 70.000 dipendenti regionali, comunali e
provinciali deve ritenersi una forma di ammortizzatore
sociale di natura assistenziale, condivisa ed
accettata, che ha creato nel tempo una sub - cultura
parassitaria, ormai difficile da contrastare. Leggi
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NELLA
CALZA DELLA BEFANA DI QUEST’ANNO,
MOLTISSIMI ITALIANI HANNO TROVATO IL CARBONE
DI UN
SOGNO DI BERLUSCONI.
UN SOGNO CHE PRESTO SI E’ TRASFORMATO IN UNA NUOVA
COCENTE DELUSIONE E IN UNA RINNOVATA PRESA IN GIRO DEI
CITTADINI ONESTI.
Stiamo
parlando, chiaramente, del sogno di Berlusconi circa
la fantomatica RIFORMA FISCALE, oniricamente rivissuta
a fronte dei sacri testi tributari del …. Vangelo
fiscale secondo Giulio (Tremonti). Il sogno di che
trattasi si è verificato, dice Berlusconi, in una
delle sue ultime notti di convalescenza nel chiostro
di Villa San Martino ed è stato poi annunciato al
Popolo d’Italia dal pulpito del farisaico tempio di
Palazzo Chigi.
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FISCO
ITALIANO - "S.O.S.”
Ironizzare sulla politica fiscale italiana è divenuto
quasi un "gioco di società"!
Se ne parla ovunque, adoperando talvolta terminologie
improprie e facendo abbondantemente riferimento ai
soliti luoghi comuni.
L’insostenibile pressione fiscale, frutto delle
ricorrenti misure impositive adottate dai vari Governi
e dalle Amministrazioni locali, il susseguirsi di
previsioni poco rassicuranti, le smentite o le
ritrattazioni, la delusione per la mancata attuazione
delle promesse elettorali, hanno fatto sì che il
“fisco” divenisse per milioni di cittadini un vero
incubo, un sottile veleno che deprime il tono della
vita personale oltre che dell’economia e della
produzione. Leggi
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ABOLIZIONE
CONCESSIONI ESATTORIALI
Da tempo, anche con toni duri e da rivolta popolare,
si discute sul fatto che nessun Organo istituzionale o
parlamentare abbia mai preso in esame, almeno sino ad
ora, l’inderogabile “necessità nazionale” di
eliminare la cancrena delle “Concessioni
esattoriali” che, col crisma di una ben opinabile
legalità (peraltro frutto della gretta mentalità
impositoria risalente al periodo dell’unificazione
d’Italia), portano avanti la loro attività con
metodi che non è azzardato definire medioevali.
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LA
CRISI FINANZIARIA MONDIALE
L’epicentro del terremoto finanziario che sta
sconvolgendo il Pianeta è stato correttamente
localizzato, guarda caso, negli Stati Uniti, come già
avvenuto nel 1929. C’è da pensare che non trattasi
di una pura e semplice coincidenza ma di un “male
oscuro” (non tanto oscuro, però) che rode al suo
interno la cosiddetta “superpotenza USA” (nessun
riferimento all’invalsa pratica dell’ “usa e
getta”) e che trova la sua origine nel DNA del più
composito ed eterogeneo raggruppamento di razze e
culture creatosi attorno al miraggio della facile
ricchezza. Si sa che, in origine, quel vasto
territorio del Nuovo Mondo venne popolato dai
diseredati e dai rigurgiti delle patrie galere della
società inglese, da francesi e irlandesi in cerca di
fortuna, da spagnoli, messicani e caraibici
provenienti dai vicini Paesi, da schiavi importati
dall’Africa occidentale, asiatici e cinesi, cui poi
si aggiunsero consistenti arrivi di derelitti dal
vecchio continente fra cui moltissimi italiani.
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IL
MEDIO EVO ECONOMICO
Il potere economico e la finanza mondiali sono sempre
più concentrati nelle mani di un manipolo di
“magnati” e di un centinaio di “gruppi” a
livello multinazionale che, pur rappresentando una
sparuta minoranza, controllano e determinano le
condizioni di vita di miliardi di persone. S’è
venuta a creare, di fatto, una sorta di congrega
egemonica che spesso opera senza tanti scrupoli, mossa
esclusivamente dalla incondizionata devozione al
“Dio profitto”. Devozione basata sull’osservanza
di taciti canoni e che, quotidianamente, si estrinseca
attraverso una ben definita “liturgia” fatta di
complicati riti, fatti di “analisi di mercato”, di
“previsioni di sviluppo”, di “temute
recessioni”, di “quotazioni”, di “diagrammi e
schemi”, tutte cose più o meno fondate ma che
spesso e volentieri sono manipolate dagli addetti ai
lavori. Leggi
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DOMANDA
(“Virgilio - 11/10/08”)
è saggio, di questi
tempi, investire in azioni o titoli?
Ho dei risparmi che vorrei far fruttare, non ho mai
provato prima ad investire, mi chiedevo se questo è
un momento adatto.
RISPOSTA, inviata ore
11 dell’ 11/10/08, da “Luau”:
Occorre valutare prima a quale grado di potenziale
speculazione si collocano i titoli o le azioni
prescelti. Wall Strett, il tempio della fasulla
finanza statunitense ospita, protegge e accomuna una
miriade di spregiudicati untori che hanno contaminato
i cinque continenti.
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