Poesie di Luigi Svaluto Ferro
(A
cura di Pino Ferrante)
Le poesie di Luigi Svaluto Ferro ( La vita immaginata – editore “il lunario”) sono esemplare testimonianza di un animo sensibile che scruta con eleganza e verità negli antri profondi e bui della condizione umana. I versi indagano gli affetti familiari ed amicali, cogliendone, con la libertà della poesia, gli aspetti più diversi e intriganti. Le riflessioni sulla vita evocano una sanguigna mondanità dell’essere con i suoi innamoramenti, i suoi dubbi, le sue debolezze, cui si associa una presenza silenziosa di Cristo uomo, forse nostalgia di una fede giovanile, travolta nel tempo dai suggerimenti della ragione. Il poeta non scade mai nel banale e nel languido e raggiunge in molti versi la vetta, a pochi riservata, di un’incisiva e rara bellezza.
Luigi Svaluto Ferro, avvocato, è nato a Catania nel 1928 e vive ad Enna dal 1955. Oltre all’attività forense, ha avuto, fino a qualche anno fa, un importante ruolo nella vita politica e amministrativa di Enna.
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A che serve?
“non date perle ai porci
e margherite ai cani
perché non le calpestino
e si rivoltino contro di voi”
Matteo,8,6
A che serve, mi hai chiesto,
il tuo leggere e pensare?
non seminano costrutti
i tuoi pensieri e le parole,
come sogni, vanno via coi giorni.
Senza traccia durevole
Vivi, da passero.
Ma questo ho da dirti
nella tua bilancia l’anima non pesa;
nella tua banca l’anima non rende;
lo spirito che non genera potere
privo ti appare di umana qualità
L’inganno
Non era nella natura dell’uomo l’amore
Sono le donne che gli hanno insegnato l’amore
Ma egli lo ha spinto più lontano di loro
P.Geraldy
Sulla sabbia della tua suggestiva
forma costruito abbiamo,donna,
il castello della vita; che il vento del tempo
sventola come sdrucita bandiera.
Di natura strumentale inganno
ora ti so.
Pur è dell’uomo credere
che alla bellezza si leghi la virtù
e non capire che ugual acqua mai
non basta a dissetar diverse seti.
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