31 ottobre 2014
Nuova Fiducia a Crocetta
La notizia della nuova
fiducia accordata dall'Assemblea Regionale Siciliana al
Presidente Crocetta è stata variamente commentata dai diversi
punti di vista.
Nessuno però ha voluto
sottolineare il vero fondamento di questa fiducia.
Non certamente la pace fatta
con il P.D., con il quale stato raggiunto un accordo sulla
composizione della Giunta di Governo, allo scopo di allontanare
il pericolo di immediate elezioni.
Elezioni che il P.D. oggi non
dovrebbe temere per gli effetti, comunque positivi, del governo
Renzi.
Ma la vera forza di Crocetta
non sta nel suo programma, quanto nel fatto che ben venti
Consiglieri Regionali sanno di non poter rimettere piede in
Assemblea per l'effetto della riduzione del numero dei deputati
da 90 a 70 già deliberato nel caso di nuove elezioni.
In virtù di questa forma di
ricatto gli è stato consentito di varare quella legge di
soppressione delle province, che avrebbe avuto il solo scopo di
tentare la elevazione a provincia della città di Gela.
Nessuno dei parlamentari,
nemmeno il Commissario dello Stato che
spesso esagera nella
valutazione di atti della Regione, ha sollevato il
problema che la legge
Crocetta di abolizione delle province era un vero bluff, dal
momento che le province in attuazione del famoso art.15 dello
Statuto, erano state abolite con la legge n.9/1986 che prevedeva
anche la costituzione dei liberi consorzi tra comuni.
Ma la cosa più grave è che la
legge 8/2014 approvata dall'Assemblea
Regionale, non solo non fa
alcun riferimento alla sopracitata legge 9/1986, ma neanche ne
ha previsto la sua abrogazione.
Della nostra Assemblea
regionale Crocetta, con i suoi capricci, ne è il vero padrone; i
nostri rappresentanti lo continueranno a criticare giornalmente
ma molleranno il filo un attimo prima che possa rompersi.
Angiolo Alerci
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