3 dicembre 2014
SPESA PUBBLICA:
LE
MUNICIPALIZZATE
Il nuovo grande scandalo che riguarda la gestione
delle municipalizzate della Capitale , che per la dimensione del
fatto ha oscurato quanto si verifica continuamente nelle
municipalizzate di centri medio - piccoli.
Sull'argomento in data 8 novembre 2013, sul giornale on line
Start News, avevo pubblicato un articolo che per il suo
contenuto sempre di attualità
desidero riproporlo per i lettori di questa rubrica.
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8 novembre 2013
SPESA PUBBLICA: Le
Municipalizzate
Sempre con note pubblicate su questa rubrica, mi sono soffermato
sulla necessità di un vero e sostanzioso intervento per la
riduzione della spesa della politica causa, non prima e non
sola, della situazione economica in cui versa oggi il nostro
paese.
Oggi vorrei sottolineare un aspetto del problema: la situazione
del pesante costo delle aziende municipalizzate.
Dai dati incompleti, nonostante riferiti al 2011, forniti dal
75% delle Municipalizzate alla Presidenza del Consiglio,
risultano situazioni piuttosto allarmanti.
Le Municipalizzate, con parziale presenza dal capitale pubblico,
hanno presentato perdite per circa 60/miliardi,mentre quelle a
totale capitale pubblico perdite per oltre 200/miliardi.
Nello stesso periodo la municipalizzate ,con parziale capitale
pubblico, hanno registrato utili per oltre 500miliardi,mentre
quelle a totale capitale pubblico utili per meno di
100/miliardi.
Una prima considerazione riguarda la valutazione di questi
risultati: quando si amministra con mentalità privatistica i
risultati sono di gran lunga migliori di quelli realizzati dalla
gestione completamente pubblica.
In occasione della manovra estiva del 2010 , si preannunciò il
censimento sistematico delle partecipate per pervenire ad un
forte sfoltimento delle stesse.
Ma come avviene continuamente in Italia, dopo diversi rinvii,
ancora niente di particolare è stato realizzato, se non quello
di considerare di gran lunga peggiorati, in questi ultimi due
anni, i dati sopra riportati riferiti al 2011, anche a causa del
perdurare della crisi economica e
per l’aumentato costo della loro poco trasparente gestione.
Le molte proroghe al riordino del settore, osteggiandone la
privatizzazione, si sono rivelate un vero boomerang per i comuni
in
un contesto economico sempre più depresso aggravandone il costo.
Angiolo Alerci
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