IL CASTELLO ARABO-NORMANNO DI CALATABIANO IN
SICILIA
“ STORIA, CULTURA E PAESAGGIO MAGICO DELLA SICILIA”
Sulla costa della Sicilia orientale, a pochi chilometri da
Taormina e distante da Catania appena 30 kilometri spicca il
sito archeologico del castello di Calatabiano. I lavori di
restauro, finalizzati al recupero e alla promozione turistica e
culturale del sito, hanno compreso diverse importanti opere; fra
queste, oltre al percorso storico-archeologico, la realizzazione
di stupende sale riunioni che possono ospitare convegni ed
eventi culturali di altissimo livello.
Il
Castello si può raggiungere a piedi percorrendo un sentiero o,
in pochi minuti, con un grande ascensore panoramico inclinato -
il più grande in Sicilia - dal quale già appare un fantastico
paesaggio da cui si possono ammirare la vallata in cui scorre il
fiume Alcantara, il golfo di Naxos e il più grande vulcano
attivo d’Europa: l’Etna.
Durante gli scavi archeologici, curati dalla Soprintendenza ai
Beni Culturali e Ambientali di Catania, sono venuti alla luce
reperti che hanno permesso di individuare un preesistente
insediamento greco- romano, che i bizantini successivamente
hanno fortificato per difendersi dagli arabi i quali, tuttavia,
lo conquistarono saccheggiandolo e lo chiamarono “Kalaat-al Bian
(rocca di Biano). Dopo il periodo normanno-svevo, angioino e
aragonese, il castello passò nelle mani della famiglia spagnola
Cruyllas che, nel XIX secolo, quando ormai era abbandonato,
ritornò ai vescovi e quindi alla diocesi di Acireale, provincia
di Catania, che ne ha voluto il recupero.
Durante i lavori di reupero è stato impiegato anche un asino,
oltre che un elicottero, per trasportare i materiali sulla
rocca.
Salvatore Cifalinò
giornalista, Odg di Sicilia
s.cifalino@alice.it
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