BERLUSCONI, OBAMA: AVREI POTUTO DIRE ANCHE ALTO E ABBRONZATO
NOTIZIA ASCA - Roma, 7 novembre – (Conferenza stampa di Berlusconi) :
''E' stata una battuta di carineria, assolutamente spiritosa, potevo dire anche che era alto, non l'ho detto perché sia Vladimir Putin che Medvedev non sono altissimi, se no avrei detto che e' giovane, e' bello, e' alto ed e' anche abbronzato''. Silvio Berlusconi continua ad adottare un tono scherzoso nel rispondere ai giornalisti che durante la conferenza stampa tenutasi a margine del consiglio dei leader europei a Bruxelles tornano a chiedergli commenti sulla battuta sul presidente Obama che sta facendo il giro del mondo. ''Io non lo so - sorride Berlusconi - ma non avete nelle orecchie 'abbronzatissima' la nostra canzone? Facciamo di tutto per essere belli e abbronzati, lui e' anche bello e abbronzato, che cosa volete di più'. ''D'altronde - rincara Berlusconi - tutti quelli della sinistra ne sono affascinati, e' diventato il messia, benissimo, è vero”.
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COMMENTO inviato alle ore 20,37 del 7 novembre 2008:
Troppe ciance per nulla
Che Berlusconi abbia la tendenza alle battute alquanto fuori luogo o fuori tempo, è un fatto ormai acquisito alla cronaca; ma che i variegati e prevenuti oppositori (morbosamente presi dalla frenesia ciarliera) si fossero dati tanto da fare per cogliere al volo la "gaffe" belusconiana, è quantomeno deprimente e preoccupante se si pensa, per un momento, che il compito dell'opposizione non è quello di reprimere le leggerezze verbali del Capo del Governo, bensì quello di incalzarlo su argomenti seri e concreti mediante il fuoco di fila di proposte valide e non rifiutabili, come ad esempio quella di mantenere l’impegno elettorale di incominciare a "rispiarmiare" autoriducendo compensi, prebende e privilegi alla classe politica e ai magnati dei vari comparti istituzionali, fra cui primeggiano gli alti gradi delle forze armate, dei ministeri, dell’università e della magistratura. E’ socialmente e civilmente ingiusto, oltre che moralmente scorretto, continuare a spendere e spandere quando, notoriamente, la cassa piange lacrime amare e copiose. Che ne pensano il faceto Dr. On. Berlusconi, l’esimio Prof. Tremonti o il padano Bossi? E’ risaputo, in merito, che i soldi del contribuente sono, di massima, spesi male e con il metodo delle mani bucate, sia che governi la destra che la sinistra. E, riguardo a quest’ultima, a quando una seria e concreta manifestazione di responsabilità e di buon esempio da parte dei molti ex proletari che calcano le scene istituzionali e che, generalmente parlando, si abbeverano alla fonte delle risorse pubbliche con la medesima sfacciata noncuranza di chi detiene il potere o sta al governo ?
Di questo passo, a suon di ricorrenti e spropositati sciupii, di riforme e controriforme che non riformano un bel niente, di incredibili sperperi, cui fanno da contorno molte belle ma inutili ciance, non si troveranno mai i soldi per "restituire" il maltolto a quella parte del ceto medio basso che vive di reddito fisso o pensioni e che seguita ad essere tartassata e spremuta “alla fonte” per fronteggiare le ingorde esigenze di una politica spendacciona e pervicacemente dedita alla demagogia di facciata e di parte. Sta di fatto che le entrate pubbliche diminuiscono, le spese, viceversa, aumentano o sono fuori controllo, la speculazione è incontrollata, l’evasione e l’elusione spadroneggiano, la recessione è alle porte, ma nessuno sembra essere in grado di adottare, prontamente, le misure atte a fronteggiare la grave crisi economica made in USA che si è abbattuta, anche in Italia, particolarmente sulle famiglie a basso reddito.
Altro che dissertare vacuamente di "scuse" di Berlusconi al nuovo Presidente USA, peraltro già sfacciatamente strumentalizzato o prematuramente incensato da molti settori politici in cerca di consensi.
L’Italia di oggi fornisce sempre più l’idea di una macchina obsoleta, distrutta dall’uso dissennato che ne hanno fatto i vari autisti da strapazzo alternatisi alla guida. Ad essa, molto probabilmente, non resterà altra sorte che quella di essere avviata verso lo sfasciacarrozze.
La gente di buon senso, lavoratrice e corretta, non ne può più, in definitiva, dei comportamenti ambigui della maleodorante politica italiana oltre che, per molti versi, di quella europea. Non parliamo poi di quella d’oltre oceano che mira, almeno sino ad ora, alla invereconda esasperazione della globalizzazione, del libero mercato, della allegra finanza da “monopoli”. Che vale assegnare il Premio Nobel ad un illuminato economista (Paul Krugman, dichiarato oppositore di Bush) quando nessuno (o pochi) dei tronfi governanti del Mondo si è preso la briga di leggere e meditare i suoi preveggenti studi, portati avanti, a livello scientifico, sin dal 1997?
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