29 giugno 2017
IMMIGRAZIONE:
tanto tuonò che piovve !
La stampa di oggi ha dato risalto al problema dell’immigrazione
con titoli analoghi di questo tipo “ Migranti, Italia pronta a
chiudere i porti. Sbarchi insostenibili, Ue intervenga”.
Questo titolo ha richiamato alla mia mente le numerose note
pubblicate sull’argomento, su diverse testate on line.
Il 9 ottobre 2013, all’ indomani della tragedia di Lampedusa,
così scrivevo “ Finalmente un rappresentante dell’Europa, il
Presidente Barroso accompagnato dal Presidente Letta,è stato in
visita a Lampedusa per rendersi conto della situazione, dopo la
grave sciagura verificatasi nei giorni scorsi. Mentre Letta ha
preso formale impegno di modificare la legge Bossi-Fini, Barroso
ha assicurato un forte contributo da parte dell’Europa,
sottolineando che la Commissione da lui presieduta non può
interferire con la sovranità degli Stati.
Questa espressione di comodo non ha avuto alcun effetto.
Con la stessa nota, formulata quando nella Libia si era creato
un clima di normalità, suggerivo di “ Creare in Libia un centro
di accoglienza per coloro i quali sono costretti ad emigrare e,
dopo avere registrato la loro identità, trasportarli con una
nave in uno o più porti del nord, agevolandoli nel raggiungere
gli agognati Paesi che temono di perdere parte della loro
sovranità”
Il 20 marzo 2015, con altra nota pubblicata sempre sugli stessi
giornali on line scrivevo “ Mi ha molto sorpreso la
dichiarazione del Ministro Alfano il quale, commentando le
notizie che circa un milione di persone sono in attesa di
iniziare il lungo viaggio per raggiungere le coste siciliane, ha
dichiarato che bisogna fermare in Libia questo previsto esodo,
Ci sino voluti circa venti mesi ( richiamando la mia nota del 9
ottobre 2013) perché il Ministro degli interni affermasse la
necessità di coinvolgere la Libia
proprio in questo momento difficile per la situazione interna
che quel paese attraversa; oggi è molto più difficile di venti
mesi fa.” .
Queste mie valutazioni sono state portate all’attenzione del
nuovo Ministro degli Interni on Minniti, con altra nota
pubblicata il 10 gennaio 2017.
Nessuno ha considerato un aspetto di grande interesse che
riguarda il problema della migrazione.
All’inizio i trafficanti si servivano di vecchi natanti che
raggiungevano Lampedusa e che a Lampedusa venivano distrutti.
Oggi assistiamo all’arresto di qualche scafista, senza
considerare che la nuova gestione di sorveglianza illuminata
dall’Europa, pesantemente curata dall’Italia con costi
rilevantissimi, ha agevolato e continua ad agevolare le grosse
speculazioni a danno dei migranti.
Molte imbarcazioni giornalmente partono dalla Libia e, non
appena si allontanano dalla costa di poche miglia, lanciano l’S.O.S.
servendosi di telefoni satellitari, sapendo che a poca distanza
stazionano navi pronte ad intervenire.
Questa situazione ha notevolmente aumentato il flusso delle
migrazioni, continua a procurare ingenti profitti alla malavita
della Libia e dell’Italia e non finirà mai, se l’Italia
continuerà ad accettare supinamente gli ordini provenienti
dell’Unione Europea, di quell’Europa sempre molto rigida nei
nostri confronti ed assolutamente impotente quando richiede ai
paesi della comunità un’ equa distribuzione dei migranti.
E’ indispensabile, ormai, metter un punto fermo nel tentativo di
normalizzare una situazione che giornalmente si fa sempre più
difficile.
angiolo alerci
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