8 febbraio 2017
TRUMP
PRESIDENTE
E' stata seguita da miliardi di persone la campagna elettorale
per la elezione del Presidente degli Stati Uniti le quali sono
rimaste perplesse del risultato che ha determinato l' elezione a
Presidente di Donald Trump.
Perplesse non tanto per il modo usato da Trump nel corso della
competizione, definito dalla maggioranza della pubblica opinione
statunitense come il peggiore scontro elettorale che la storia
ricordi, ma per i contenuti del suo programma che molti
ritenevano la classica “americanata”.
Oggi assistiamo ai pesanti commenti che la stampa ed i media di
tutto il mondo stanno riservando al Presidente Trump che ha
iniziato il suo mandato incominciando, con molta disinvoltura, a
realizzare il programma elettorale ampiamente illustrato nel
corso della competizione elettorale: innalzare un muro al
confine con il Messico, blocco degli immigranti di religione
musulmana provenienti da paesi che direttamente o indirettamente
appoggiano l'ISIS, l'annullamento dell'accordo
economico-commerciale con i paesi dell'America Latina e con lo
Stato di Cuba.
Con questo suo programma ha convinto la maggioranza degli
elettori che ne hanno a decretato la sua elezione.
Trump : un politico che mantiene gli impegni assunti nel corso
di una campagna elettorale !
Non vogliamo, in questa sede, entrare nel merito delle decisioni
assunte da Trump, che non condividiamo.
Ma questo atteggiamento di Trump ci porta a fare qualche
considerazione rispetto a quanto accade in molti paesi e,
principalmente,in Italia.
Chi ha vissuto come me gli ultimi settant'anni della nostra vita
politica, non può non ricordare il progressivo allontanamento
tra eletti ed elettori, a causa del mancato rispetto degli
impegni sempre sonoramente assunti nel corso delle competizioni
elettorali a tutti i livelli, quasi sempre non rispettati.
Un peggioramento che ha visto continuamente diminuire il numero
degli elettori nelle diverse competizioni elettorali.
Da dati ufficiali risulta che l'astensionismo è andato crescendo
a partire dagli anni settanta quando Enrico Berlinguer,
Segretario del P.C.I., cominciò a denunciare casi di corruzione.
La partecipazione al voto è stata sempre superiore al 90% dal
1946 al 1979, ma si è successivamente abbassata progressivamente
fino a raggiungere il 72% in occasione delle elezioni politiche
svoltesi nel 2013.
Rispetto ai primi anni della storia della Repubblica oggi il
significato del voto è cambiato: ha perso quell'aurea di “
sacralità” legata alla conquista della libertà dopo la
dittatura.
L'astensionismo è un fenomeno in continua ascesa sia per il
modificato rapporto tra elettore ed eletto, che per i fenomeni
di corruzione che si verificano a tutti i livelli e per il
continuo trasformismo che regna sovrano nel nostro Parlamento.
Purtroppo ancora non si vede la minima luce nel grosso tunnel
entro il quale naviga la nostra politica.
angiolo alerci
|