20- giugno 2018
SONO
INIZIATE LE GRANDI MANOVRE
La decisione del nostro Ministro Salvini di non consentire ad
una nave
onlus di utilizzare uno dei nostri porti per lo sbarco di
naufraghi, a parte le giuste critiche fatte da molti dal punto
di vista umanitario, è servita a richiamare in modo diverso
rispetto al passato, l’attenzione dei maggiori leader europei
sulla necessità ed urgenza di ridiscutere tutte le problematiche
connesse.
Sulla scorta delle diverse valutazioni positive ricevute,
Salvini ha tentato una nuova sortita in direzione dei Rom con la
proposta, che lo stesso Di Maio ha bollato di
incostituzionalità, di sottoporre la componente Rom a misure che
ricordano bene quelle adottate dal Fascismo nei confronti degli
ebrei.
Questa volta Salvini nel giro di poche ore è stato costretto a
modificare completamente il suo atteggiamento, considerando la
sua proposta non urgente.
Da diversi mesi continuamente l’attuale maggioranza sottolinea
che la propria attività è in stretta osservanza del famoso
“contratto” firmato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega.
A parte la incostituzionalità della norma proposta da Salvini,
non risulta che nei punti programmatici previsti dal contratto
fosse stata prevista l’adozione di un tale provvedimento nei
confronti dei Rom.
Salvini dovrebbe rispettare gli impegni assunti e non prendere
iniziative disinvolte; dovrebbe tentare di correggere la sua
arroganza che scimmiotta sempre più quell’arroganza di Renzi ,
che è costata tanto a lui e molto di più al suo partito.
Ma considerando bene il soggetto Salvini , il quale tiene a
sottolineare sempre la sua vicinanza a Berlusconi, sorge qualche
dubbio sui comportamenti del leader della Lega, il quale
continuamente si atteggia da leader politico sempre in campagna
elettorale, più che da Vice Presidente del Consiglio e Ministro
degli Interni.
L’intervento energico di Di Maio, sul problema dei Rom e il
dietrofront di Salvini hanno tutto il sapore dell’inizio di
contrapposizioni abilmente studiate dallo stesso.
Atteggiamenti agevolati dai sondaggi che danno la lega in forte
rialzo e il Movimento 5 Stelle in fase negativa di stallo, anche
per i recenti fatti romani.
La contrapposizione potrebbe portare alla rottura del patto e
tornare alle urne nel prossimo autunno, con la possibilità di
avere una maggioranza di centro destra con a capo Salvini
spalleggiato da Berlusconi senza quel filtro che oggi si è
dimostrato essere Di Maio.
E’ la strategia di cui ha parlato da tempo e continua a parlare
Berlusconi il quale, dopo la sua resurrezione politica ed anche
per la sua età, ha urgenza di tentare di chiudere bene la sua
esperienza politica, non potendo aspettare la fine ordinaria di
questa legislatura.
angiolo alerci
|