LA SCENEGGIATA DELLA RAI 23 marzo 2017
Con una tempestività rara nei comportamenti dei responsabili che
si sono succeduti negli ultimi vent’anni, nella gestione di
quello che dovrebbe essere il massimo servizio pubblico
direttamente gestito dallo Stato, la RAI ha deciso la chiusura
anticipata dello Show di Paola Perego.
Provvedimento importantissimo adottato d’urgenza da parte da
quei vertici che hanno visto la “ pagliuzza” negli occhi della
Perego e non le numerose e grosse travi che offuscano la vista
dell’intero management dell’ente.
I’ errore della Perego, o meglio dei responsabili del programma,
è stato un peccato veniale in confronto a tutto quanto gira, in
modo non sempre chiaro, intorno al colosso RAI.
Ai meno informati, convinti che RAI fosse soltanto presente nei
programmi 1,2,3 di radio e televisione, ricordiamo che la RAI
gestisce anche i programmi televisivi di RAI 4, RAI 5, RAI
Sporti 1 e 2, RAI News, RAI Movie, RAI Premium, RAI Gulp, RAI
Yoyo, RAI STORIA, RAI Scuola, numerosi altri programmi
radiofonici ed ha in corso l’attivazione di diversi canali in HD.
L’ elefantiasi della nobile struttura che eroga compensi e
stipendi “particolari,” si serve di numerose, continue e costose
collaborazioni, spesso in regime di monopolio, le quali
forniscono programmi triti e ritriti nelle speranza di ottenere
soltanto buoni profitti dalla pubblicità.
La RAI servizio pubblico, ha creato nel suo seno paletti che
delimitano aree riservate entro le quali i titolari, da padroni,
si affannano per favorire spesso amici e compiacenti, nel
maldestro tentativo di produrre un buon prodotto
Spesso gli stessi ospiti nei vari programmi, notevole il numero
dei soggetti chiamati a fare gli opinionisti in diverse
trasmissioni, libertà assoluta nel fare affermazioni e
dichiarazioni che travalicano quello che è stato il peccato
veniale di Paola Perego.
La RAI ha dimenticato la serietà e la compostezza delle “Tribune
politiche” trasmesse nel periodo della cosiddetta prima
Repubblica.
Assistiamo a programmi televisivi che nulla hanno a che fare con
quelli allora trasmessi in bianco e nero, dove oggi le violente
contrapposizioni, a sostegno di tesi diverse, vengono
continuamente alimentate dagli odierni conduttori i quali, alla
chiara esposizione delle diverse opinioni per renderle
comprensibili a milioni di telespettatori, preferiscono creare
un clima di grida, confusione, contrapposizione, spesso contatti
fisici ,che servono soltanto per aumentare l’audience.
Recentemente la RAI ha licenziato Bianca Berlinguer, figlia del
più grande Segretario del Partito Comunista Enrico, dalla
Direzione di RAI 3, sembra su sollecitazioni della sua stessa
parte politica, affidandole una nuova rubrica “Cartabianca”.
Il nome della rubrica in questo caso ha tratto molti in inganno.
Cartabianca per potere agire in assoluta autonomia, senza
condizionamenti ? oppure carta (di) Bianca, come è stato
interpretato dalla stessa conduttrice, la quale memore dello
scherzo fattole di dimissionarla dalla direzione della rete, la
utilizza prevalentemente per togliersi tutti i sassolini
accumulati, indirizzando spesso i dibattiti in forte polemica
con quello che è stato l’ultimo Segretario del P.D.
Ricordiamo, infine, alcuni prodotti palettati: “ I fatti vostri”
di Magalli, “La prova del fuoco” della Clerici, “Porta a porta”
di Vespa” “ Torto o ragione” della Leofredi, “Che tempo che fa “
di Fazio, senza tener conto di quello che certamente accade in
tutti i canali televisivi minori della RAI.
La RAI ha voluto dare una lezione alla Perego ? Usi lo stesso
metro per tutta la sua gestione e quella dei programmi senza
scimmiottare le reti private ed il suo bilancio, non solo quello
economico, ma della qualità che un servizio pubblico ha il
dovere di dare, sarà certamente molto positivo.
angiolo alerci
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