25 giugno 2015
I
miei rapporti con Renzi
Dal momento in cui Matteo Renzi vinse le primarie e divenne il
Segretario del più grande partito italiano, con articoli
pubblicati on line su questa stessa rubrica, ho intrattenuto un
continuo costante rapporto con Renzi, che non ho conosciuto
personalmente.
Rapporto epistolare dal momento che tutti gli articoli che
direttamente chiamavano in causa il Presidente Renzi, sono stati
regolarmente recapitati allo stesso utilizzando l'indirizzo di
posta elettronica, dallo stesso diffuso per mantenere un
contatto diretto con i cittadini.
Renzi ha così potuto valutare il mio percorso nella valutazione
dei suoi programmi, e dei suoi comportamenti.
Giudizi largamente positivi da me dati sia in occasione della
presentazione del suo programma, che del primo contatto con le
più alte cariche degli Stati dell'Unione Europea e con i
Presidenti Obama e Putin.
Giudizio largamente positivo all'impulso dato alle riforme ed ai
tempi assegnati per le loro approvazioni, aggirando l'ostacolo
di chi aveva interesse di affossarle, utilizzando il voto di
fiducia.
Ma nelle mie note ho ripetutamente sottolineato la opportunità
che il Presidente Renzi modificasse i toni delle sue richieste e
delle sue dichiarazioni, tenendo conto,sia della minoranza del
suo partito che dei partners di un governo di coalizione.
Da questo orecchio, purtroppo, Renzi non ci sente.
Gli ho ricordato la sua provenienza dalla D.C., di cui suo padre
fu Assessore nella Giunta Comunale di Firenze presieduta dal
Sindaco La Pira, nonché una certa somiglianza sia nel carattere
che nei comportamenti dell'altro suo conterraneo Fanfani che,
divenuto Segretario Politico della D.C., per molti anni da
Presidente del Consiglio mantenne pure la carica di Segretario
del Partito.
Ho sottolineato anche una “certa” elasticità nel valutare la
posizione dei parlamentari indagati ed un comportamento con
corretto nella decisione di non avere accettato l’esito delle
primarie di coalizione svoltesi recentemente ad Agrigento, non
tenendo conto che a quelle primarie di coalizione, regolarmente
autorizzate, avevano partecipato un migliaio di elettori non del
P.D.
Valutazioni da me fatte in assoluta indipendenza, tenendo conto
dei fatti che nel tempo si sono succeduti.
Perché sono venuto nella determinazione di scrivere quanto
sopra: perché, proprio oggi, aprendo la mia posta elettronica ho
trovato la seguente mail.
“ da Matteo Renzi (matteo@governo.it) a Angalerci@virgilio.it
Gentile Angiolo,
la ringrazio per le sue mail, per le sue proposte e per le sue
critiche.
A volte, come vede, rispondo con un po’ di ritardo ma tengo
molto ad avere un contatto diretto con i cittadini attraverso
questa casella di posta elettronica. Mi scriva quando vuole. Un
saluto Matteo Renzi”
Questo messaggio mi ha fatto molto piacere, non solo perché ho
avuto conferma che le mie note spedite al Presidente del
Consiglio siano state dallo stesso lette, quanto per la
espressione usata nel precisare “per le sue proposte e per le
sue critiche”.
La mia ammirazione nei confronti del Presidente Renzi è e rimane
immutata, anche se continuerò a raccomandare prudenza nei
rapporti con il Parlamento, con la minoranza del suo partito e
con i partners del Governo.
Presidente auguri di buon lavoro
Angiolo Alerci
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