16 febbraio 2018
IL PROBLEMA
5 STELLE
Mentre si avvicina la fatidica data del 4 marzo, giorno delle
elezioni, anche se con ritardo il leader di LEU Grasso ne ha
ufficializzato il programma.
La novità del suo programma è quasi, in realtà ,un copia-incolla
dei programmi degli altri partiti.
Nella mia ultima nota pubblicata la settimana scorsa, sulle
diverse testate on line che ospitano i miei articoli, avevo
sottolineato che in quasi tutti gli intrattenimenti elettorali
era privilegiato il tema della immigrazione, per distrarre e non
affrontare i veri problemi che interessano il futuro del nostro
paese.
Sfruttata bene questa strategia. avvicinandosi il 4 marzo, un
fatto di non rilevante importanza è venuto incontro ai nostri
politici i quali possono continuare ad intrattenere gli elettori
su un nuovo problema, che consente loro di continuare a non
affrontare in modo serio i fumosi ed incompleti programmi
presentati.
Il nuovo problema riguarda il Movimento 5 Stelle, problema che
in effetti potrà rivelarsi un boomerang nei confronti di coloro
i quali lo stanno cavalcando.
Il comportamento da parte di alcuni parlamentari di non
rispettare l’accordo intercorso con il movimento, di restituire
parte delle loro retribuzioni non al Movimento, ma mediante
accredito su un conto gestito dal Governo.
Un caso scoperto dalle Iene di mediaset, che ha trovato terreno
molto fertile principalmente nella stampa e nelle TV del
cavaliere.
Quello che è accaduto è un peccato molto veniale rispetto a
quello che, quasi quotidianamente, accade negli altri partiti.
ma con una differenza.
Il caso 5 Stelle è un caso “ privato” in quanto riguarda il
mancato rispetto di un accordo all’interno di un Movimento,
mentre gli altri casi, nella loro maggioranza, riguardano la
malversazione dell’utilizzo delle somme versate dallo Stato per
il finanziamento dei partiti.
La posizione assunta dai responsabili del Movimento è stata di
buttare fuori dal movimento, prima degli accertamenti
definitivi, coloro i quali non hanno rispettato un accordo
privato sottoscritto.
Decisione e comportamento che vengono criticati da coloro i
quali hanno consentito, e continuano a consentire, la presenza
in Parlamento, e nelle liste presentate, di personaggi veramente
impresentabili.
Il boomerang sopra richiamato potrà verificarsi con la
valutazione degli elettori del differente comportamento usato
dai vertici del Movimento 5 Stelle, rispetto ai vertici degli
altri partititi interessati.
La situazione del Parlamento italiano è stata e continua ad
essere molto particolare e tollerante nei confronti di
parlamentari che si sono macchiati di reati.
Il 31 dicembre 2014, in un articolo dal titolo “Parlamentari
inquisiti” pubblicato su diverse testate on line ed inserito
alla pag,220 del primo volume del mio libro “ Cronaca e
riflessioni sulla politica italiana” , evidenziavo l’ultimo dato
allora elaborato nel rapporto indagati/eletti.
Nella DC. 70 su 206, nel PSD 15 su107, nel PSI 47 su 92,
nella Lega 9 su 55, in Rifondazione Comunista 6 su 35,
nel MSI 21 su 34, nel PRI 9 su 27, nel PLI 8 su 17,
nei Verdi 5 su 16, nel PSDI 10 su 16, nella La Rete 4 su 12 e
nella Lista Pannella 1 su 6.”
Oggi, alla vigilia delle elezioni, i nostri leder preferiscono
intrattenere gli elettori sul pelo rappresentato dal problema 5
Stelle e non sulle molte travi che gravano sul futuro del nostro
paese.
angiolo alerci
|