31 dicembre 2014
Parlamentari inquisiti
Nel mese di luglio 1993, mentre infuriava il vento di “ mani
pulite”,
l'editore Angelo Ruggieri pubblicò il libro dal titolo “Sapere
di non sapere – I parlamentari inquisiti – I Deputati” con foto
e storia di ognuno dei 205 indagati su 630 deputati, con una
percentuale pari al 33%.
L'autore così concludeva : se vi fosse una proporzione fra i
parlamentari e la popolazione italiana, i cittadini indagati
sarebbero oggi 18,500,000 (centenari e nascituri compresi).
Questo il quadro complessivo elaborato col rapporto
eletti/indagati:
DC su 206 /70, PDS su 107 /15, PSI su 92 /47, Lega nord su 55
/9,
Rifondazione Comunista su 35/6, MSI su 34/ 21, PRI su 27/9,PLI
su 17/8, Verdi su 16/5, PSDI su 16/10, La rete su 12/4 Lista
Pannella su 6/1.
Molti allora pensavano che l'operazione mani pulite, condotta
dalla Procura di Milano, avrebbe contribuito a rendere più
decente la nostra rappresentanza parlamentare.
A distanza di oltre venti anni da quegli avvenimenti, non
possiamo non sottolineare che la situazione è notevolmente
peggiorata, non tanto per i numeri degli indagati, ma per la
qualità e la dimensione dei fatti.
Allora la maggior parte dei deputati venivano indagati per
comportamenti connessi a forme di illecito finanziamento dei
partiti, anche se per molti era una falsa giustificazione, oggi
si deve parlare di sistema di corruzione, di vere associazioni
che, per le dimensioni dei fatti, creano collegamenti anche con
organizzazioni di stampo mafioso.
In vista della discussione delle norme di modifica dell'attuale
legislazione sulla corruzione, bisogna essere molto chiari
nell'affrontare questo problema, che è la causa prima dello
sfascio in cui da tempo si trova il nostro paese.
Che il nuovo anno possa riservarci qualche buona sorpresa.
Angiolo Alerci
|