OSSERVAZIONI
– FLASH
In memoria del Banco di Sicilia.
Nasce nel 1843 dall’unione delle Reali Casse di Corte di Palermo e di Messina, discendenti delle antiche e gloriose Tavole delle due Città; cresciuto col nome di Banco Nazionale di Sicilia, dopo la rivoluzione indipendentista del 1848, fu insignito nel 1850 del titolo di “Banco dei Regi Domini al di là del Faro” e dopo ancora, nel 1860, di quello di Banco di Sicilia. Nel 1867 riceve l’incarico di provvedere, dopo avere lodevolmente espletato quello dell'antica tiratura di titoli apodissari, alla emissione di moneta. Assolverà a tale delicato compito sino al 1926. Nel 1946 si vede attribuire, dallo Statuto speciale, l’alta funzione costituzionale di amministratore e custode delle finanze siciliane. Nel 1990, incostituzionalmente, gli si impone l’improvvida trasformazione in Società privata, sin quando, nel 1997, è estromesso da tutte le sue funzioni e tradotto a forza nella prigione del sistema bancario del nord. Scompare nel 2010.
Né fiori, né opere di bene.
Si dispensa dalle visite.
Liberamente rielaborato - 5/2/2013 - da uno scritto di Mario Di Mauro - Fondatore di "Terra e LiberAzione"
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Banca d'Italia.
Ridotto il potere rimane lo sperpero.
· Si spendono circa 7 milioni di euro per i giardini e 15 milioni per telefoni, citofoni e apparecchiature informatiche.
· STIPENDI D'ORO: in forza a Bakitalia vi sono 7.300 dipendenti, il cui costo medio - annuo- si aggira intorno ai 100.000 euro pro capite. Una semplice moltiplicazione evidenzia un onere di 730/milioni.
· Il governatore Ignazio Visco guadagna 757.714 euro (il doppio dell'omologo tedesco della Bundesbank e del presidente della Bce, cinque volte lo stipendio del numero uno della
Fed).
· Il direttore generale Fabrizio Saccomanni percepisce 593 mila euro, mentre gli emolumenti per ognuno dei quattro vice-direttori ammontano a 441mila euro.
· CONSULENZE : i consulenti esterni di Bankitalia totalizzano oneri per circa 2 milioni e mezzo di euro.
· IMMOBILI BANKITALIA : ogni anno si spendono mediamente 30 milioni di euro per la manutenzione dell'immenso patrimonio immobiliare il cui valore è stimato in 4,2 miliardi di euro.
· FORMAZIONE: Bankitalia ha speso 620 mila euro per un programma di corsi di lingua inglese. L'iniziativa stupisce soprattutto perché i bandi di assunzione dell'ente richiedono espressamente una conoscenza avanzata dell'inglese.
A breve anche i poteri di vigilanza passeranno alla BCE ma, a fronte di un progressivo dimagrimento delle sue funzioni, i costi per il mantenimento della faraonica struttura della Banca d'Italia rimangono stratosferici.
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Formigoni
Ciellino di provenienza e di facciata,
s’è trasformato in uomo politico di potere e d’arrembaggio.
Anche a voler sorvolare sul poco edificante aspetto della sua assoluta, dichiarata e ribadita fede berlusconiana, il fatto d’essere un esponente d’altissimo livello (e forse il “deus ex machina”) di Comunione e Liberazione (potente Organizzazione chiesastica rigorosamente cattolica) dovrebbe indurlo a comportarsi con la più integerrima correttezza e trasparenza personale, vieppiù nell’osservanza dei principi della religione cattolica ufficialmente professata. Sorge il dubbio, però, che tale vantata professione sia portata avanti, alla stregua di tanti altri personaggi di pseudo alto lignaggio, più per ipocrita convenienza di facciata che quale elemento portante di un irreprensibile costume di vita.
In realtà ha dimostrato d’essere, oltre che un “religioso” sui generis, un “fedele” del tutto sganciato dall’osservanza degli sbandierati principi di Comunione e Liberazione (fra cui il “voto di povertà”) - così come enunciati dal suo fondatore, Don Giussani - e, in generale, dallo spirito del Vangelo. Ha dimostrato d’essere un personaggio più vicino alla mentalità degli Sribi e Farisei che al pensiero dei Padri della Chiesa.
E’ emersa, di contro, una sua più verosimile natura che lo porta a recitare magnificamente la parte dell’estroverso e fantasioso figurino all’ultima moda, del tronfio esibizionista, dell’imbonitore politico, dell’appassionato viveur circondato da “amici” dal portafoglio ben rigonfio - con relativo contorno di belle matrone e veline -, dello spendaccione d’alto bordo, specie quando non paga lui.
In conclusione, a prescindere dai discussi comportamenti etici e morali di una certa e ben nota sex consigliera “eletta” mediante l’inserimento nel suo “listino personale”, dalle illecite magagne di taluni compagni di cordata e dall’aria di fronda leghista che lo ha costretto a rassegnare le dimissioni da Governatore della Lombardia, non sembra essere più in grado di reggere, a livello d’immagine pubblica, lo scontro politico delle prossime tornate elettorali.
Farebbe meglio a ritirarsi a pregare in un qualche convento ....., sempre che i superiori dei possibili ordini monacali siano ancora dell’avviso d’accoglierlo, magari a titolo di pecorella smarrita!
Potrebbe darsi, infatti, che i “riservati” uomini di Chiesa, dopo averlo spremuto per anni, siano adesso dell’idea di mollarlo.
Ciò non toglie, e vedrai che sarà così, che il suo “patron” Silvio, l’inverecondo nababbo di Arcore - indiscusso e intoccabile comandante supremo del PdL per gli alti meriti acquisiti nella libera professione di “incantatore di serpenti”, oltre che quale difensore ad oltranza d’ogni collega in difficoltà con la giustizia - gli lancerà una robusta ciambella di salvataggio. Per mondarlo dai suoi peccati lo cospargerà d’incenso e lo porterà a sedersi sui banchi di Monte Citorio o di Palazzo Madama. Del resto, le valide credenziali di pur marginale cliente della magistratura già ci sono e, quindi, tutti gli indispensabili requisiti del caso sono più che a posto.
Alla faccia delle liste pulite, della meritocrazia e della trasparenza.
8 febbraio 13 Luau
Qualche immagine a raffronto
Giovane Ciellino doc
Figurino all’ultima moda
Esibizionista e viveur
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