18 marzo
2015
I CASI LUPI
E CROCETTA
La notizia del giorno, che ha fatto il giro di tutta la stampa e
dei media, è quella del coinvolgimento del Ministro Lupi nel
nuovo scandalo scoperto dalla Magistratura nel nostro paese.
Movimento Cinque Stelle e Sel ne hanno richiesto le dimissioni,
cosa che il Ministro Lupi sembra non intende fare.
I fatti: in una conversazione con un imprenditore che ha avuto
rapporti con il Ministero delle Infrastrutture, il Ministro ha
“raccomandato” suo figlio, di fresca laurea in ingegneria, per
un posto di lavoro.
La raccomandazione è stata fatta all'imprenditore che, in
occasione della suddetta laurea, aveva regalato al neo ingegnere
un rolex d'oro.
Fatti che, come ormai d'uso, sono stati confermati dalle
conversazioni telefoniche registrate.
Mentre il Magistrato ha disposto la notifica degli avvisi di
garanzia a diverse persone coinvolte, non ha ritenuto di
comprendere anche il nominativo del Ministro Lupi, ritenendo il
suo comportamento di non rilevanza penale.
Un comportamento, anche di non rilevanza penale, a quel livello
dovrebbe essere valutato sotto ben altro profilo
dall'interessato, dal momento che anche i regolamenti
parlamentari e la famosa legge Severino non condannano questa
fattispecie.
Ma ogni occasione è buona per tentare, da parte
dell'opposizione, di mettere continuamente sotto negativi
riflettori i Governi.
Mentre tutto questo si verifica a Roma e tutta la stampa ne da
risalto nell'intera prima pagina, in Sicilia ad una notizia più
grave viene riservato un piccolissimo spazio dal titolo “
Sicilia e Servizi - Ingroia e Crocetta indagati per abuso
d'ufficio “ per la violazione della legge nelle assunzioni fatte
nella società partecipata Sicilia e servizi, di cui Ingroia è
Amministratore unico”.
In Sicilia nessuno,però, ha richiesto le dimissioni del
Presidente Crocetta-
Angiolo Alerci
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