16 settembre 2015
LIBERALIZZAZIONE
PREZZO CARBURANTI
Uno dei più importanti provvedimenti adottati dal Presidente
Monti è stato quello riguardante la liberalizzazione del prezzo
dei carburanti.
Venne così interrotta l'azione fraudolenta delle Società
petrolifere che, mentre erano in continua lotta tra di loro per
accaparrarsi le forniture del greggio, imponevano nel mondo un
cartello per evitare la concorrenza, impegnandosi a fissare
alcuni parametri quali le condizioni di vendita,il livello dei
prezzi, l'entità della produzione e le zone di distribuzione.
Il 30 giugno del 2012 segnò la fine di questo patto scellerato.
Da quel giorno il prezzo dei carburanti, nonostante l' esosa
percentuale delle accise che periodicamente continua ad
aumentare, ha subito una diminuzione in gran parte dovuta alla
vertiginosa discesa del prezzo del greggio.
Quello che oggi va registrato è il fatto che il prezzo del
carburante varia nei distributori con grosse oscillazioni, che
da sole indicano il danno che è stato nel tempo provocato ai
consumatori.
Purtroppo la stessa cosa non è avvenuta per quanto riguarda il
prezzo del gas domestico.
La cosa strana è la dimensione delle differenze riscontrate nei
vari distributori di carburante.
Nello stesso giorno in due distributori della nostra provincia
sono stati rilevati i seguenti prezzi:
distributore n.1 Diesel euro 1,75 – benzina euro 1,89
distributore n.2 Diesel euro 1,32 - benzina euro 1,43
Si tratta di una differenza per ogni litro di euro 0, 43 per il
diesel e di euro 0,46 per la benzina.
A volte i centesimi dell'euro non fanno molta impressione ma se,
per mero capriccio, volessimo tramutarli in lire la differenza
sarebbe rispettivamente di L.832 e di L.890 per ogni litro.
Chi come me ha una certa età si ricorderà che nel 1956, a
seguito della crisi di Suez, la benzina costava L.116 al litro .
Per l'aggravio delle spese di trasporto, dal momento che le navi
petroliere provenienti dal medio oriente, per raggiungere il
Mediterraneo dovevano circumnavigare il continente Africano, il
governo aumentò di due lire il prezzo del carburante.
La reazione popolare fu particolarmente violenta, tanto che il
Governo fu costretto ad assicurare il ritorno al vecchio prezzo,
non appena superato il periodo di crisi che durò circa sei mesi.
In quella occasione il Governo rispettò l'impegno assunto.
Allora per un aumento di L.2 il popolo si ribellò, ma da allora
ha seguito solo con un certo malcontento il continuo progressivo
aumento del costo dei carburanti.
Oggi una considerazione deve essere fatta: se il prezzo del
carburante può determinare nella distribuzione una oscillazione
di circa di circa il 30% quale è il margine effettivo del
profitto ?
Angiolo Alerci
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