7 aprile 2015
LANDINI
COME INGROIA
Il 7 dicembre 2012,con una mia nota pubblicata su giornali on line avevo commentato un certo comportamento dell'allora
Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo dr. Ingroia il
quale aveva aspramente criticato, con espressioni piuttosto
pesanti, la decisione della Corte Costituzionale di accogliere
il ricorso dell'allora Capo dello Stato Napolitano, relativo
alle famose intercettazioni telefoniche. Il Consiglio Superiore
della Magistratura, sempre cauto nei giudizi sui comportamenti
dei magistrati, sottolineò in modo molto chiaro l'irrituale
comportamento del dr. Ingroia.
Lo stesso Magistrato in quel periodo era ospite di tutte le
televisioni, con una notevole sovraesposizione mediatica creando
più di un sospetto che con i suoi comportamenti mirasse ad un
ingresso in politica.
A distanza di quindici giorni, con altra nota pubblicata il 21
dicembre 2012, sottolineavo che il dr. Ingroia aveva richiesto
al Consiglio Superiore della Magistratura un periodo di
aspettativa per “motivi elettorali”.
Conosciamo l'infelice risultato ottenuto in occasione delle
ultime elezioni politiche che, comunque, successivamente gli
hanno consentito di ottenere incarichi di “sottogoverno” da
parte della Regione Siciliana, incarichi che da “magistrato” lo
hanno portato ad “inquisito”, come risulta da un articolo
pubblicato sul giornale di Sicilia dello scorso 18 marzo “
SICILIA E SERVIZI -INGROIA E CROCETTA INDAGATI PER ABUSO
D'UFFICIO”.
Da un po' di tempo assistiamo ad una continua sovraesposizione
mediatica di Maurizio Landini, Segretario Generale della FIOM,
sindacato dei metalmeccanici della CGIL, il quale in netta
contrapposizione con le decisioni prese dagli organi del PD,
partito al quale appartiene, usando espressioni offensive non
solo sul piano politico nei confronti delle decisioni
legittimamente deliberate dagli organismi del suo partito, ma
altrettanto offensive sul piano personale anche nei confronti,
non tanto del Presidente del Consiglio, quanto del Segretario
Nazionale del suo partito.
Landini, dal momento in cui perse in malo modo il confronto con
l'A.D. della FIAT Sergio Marchionne, in occasione dell’ormai
famoso referendum dei lavoratori FIAT, in polemica anche con le
posizioni ufficiali della CGIL si sta servendo della
sovraesposizione mediatica accordatagli da tutti i media.
iniziando il suo percorso verso un impegno diretto in politica.
Ha ideato la “coalizione sociale”, del tipo di quella che in
Grecia ha portato al successo Tsipras, nella speranza di poter
meglio opporsi e condizionare, sia nel partito che nel governo,
il suo nemico Renzi.
E' ormai quasi certo che Landini, servendosi anche del suo
sindacato e con l’aiuto di elementi della minoranza del PD,
tenterà questa nuova esperienza.
L’Italia e gli italiani non sono la Grecia, una ulteriore
frammentazione delle rappresentanze politiche non pagherebbe,
così come non pagò la discesa in politica di Ingroia.
Forse ha ragione Renzi quando afferma “Landini sceglie la
politica perché ha perso con Marchionne.
Angiolo Alerci
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