11 febbraio 2015
UNA NUOVA TRAGEDIA AL LARGO DI LAMPEDUSA
Nel corso della
question time di oggi l'On.Manlio Di Stefano del Movimento
5 Stelle, con un suo intervento alla Camera si è soffermato
sulla nuova grande sciagura avvenuta al largo di Lampedusa che,
secondo le prime informazioni, potrebbe essere ancora più grave
di quella verificatasi nell'ottobre 2013 .
Nel corso del suo intervento l'On. Di Stefano ha contestato al
Governo di non avere dato seguito ad una sua mozione da tempo
presentata, approvata all'unanimità dalla Camera, con la quale
impegnava il Governo ad esaminare con la Libia la possibilità di
creare un centro di raccolta e trasportare in Italia in
sicurezza, dopo averli identificati, coloro i quali avevano
deciso di emigrare.
Operazione che oltre ad avere un grande valore morale, sarebbe
costata allo Stato molto di meno delle spese che giornalmente
vengono sostenute sia per il pattugliamento, che per le
difficili operazioni di salvataggio.
In un mio articolo pubblicato sul giornale on line Start News
del 9 ottobre 2013, alcuni giorni dopo la grande tragedia nella
quale perirono oltre 300 persone ,così mi esprimevo:
“ Se in nome della sovranità degli Stati si vuole scaricare su
Lampedusa e la Sicilia e, quindi sull'Italia, il costo non solo
economico del fenomeno immigrazione, la risposta potrebbe essere
la seguente:
Creare in Libia un centro di accoglienza per coloro i quali, per
motivi seriamente accertati , sono costretti ad emigrare,
trasportarli con una nave in uno o più porti del nord
agevolandoli così a raggiungere quegli agognati paesi che temono
di perdere, con la immigrazione, parte della loro sovranità.
Alla vigilia della sua partecipazione al Consiglio di Europa, il
Presidente Letta aveva assunto formale impegno di fronte al
Parlamento che il problema “Lampedusa” sarebbe stato posto in
termini tali da consentire l'effettivo coinvolgimento
dell'Europa.
Coinvolgimento che, per il modo come è avvenuto, ha causato la
nuova grande tragedia.
Il 22 ottobre 2013 con altra mia nota pubblicata sempre sullo
stesso giornale così mi esprimevo:
Il Presidente Letta, nel caso non riuscisse ad ottenere
l'effettivo coinvolgimento dell'Europa, dovrebbe comunicare che
il problema della immigrazione in Italia viene considerato
prioritario rispetto a tutte le spese sostenute dal nostro paese
, nelle varie missioni svolte all'estero
Ciò potrebbe determinare, anche in considerazione delle nostre
condizioni economiche attuali, il ritiro delle nostre missioni e
lo storno del relativo costo al Capitolo immigrazione.
Questo è stato il mio pensiero espresso sedici mesi fa e con la
massima soddisfazione oggi ho appreso che il Governo, su
proposta di un deputato aveva assunto , non rispettandolo, un
formale impegno di operare nel senso da me prospettato.
Angiolo Alerci
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