14 dicembre 2017
LA DANZA
E’ SEMPRE LA STESSA
Il 29 agosto 2017, in vista delle elezioni per il rinnovo
dell’Assemblea regionale siciliana, in una mia nota pubblicata
su diversi giornali on line così mi esprimevo:“Mai in
settant’anni di autonomia si è caduti nel ridicolo come in
quest’ultima occasione. I due raggruppamenti di centrodestra e
di centrosinistra, da mesi alla ricerca di possibili
aggregazioni, si sono spaccati in diversi tronconi che si
limitano soltanto ad affrontarsi nel loro interno, con toni da
veri nemici. Giornalmente spuntano e scompaiono nomi e tipi di
aggregazione, si parla di candidati multipli sia a destra che a
sinistra, facendo soltanto il gioco del Movimento 5 Stelle che
da mesi si confronta con la gente siciliana. I grandi
politicanti della sinistra e della destra, destra che ha
ignorato la seria candidatura di Musumeci, consegneranno in un
piatto d’oro la Sicilia al Movimento 5 Stelle,che potrà avere
dei limiti, ma che certamente governerebbe meglio del Governo
uscente o di un Governo formato da pseudo coalizioni di destra o
di sinistra.
A seguito di una fumosa intesa, raggiunta alla vigilia delle
elezioni, il risultato determinò la elezione a Presidente di
Musumeci, con una maggioranza assembleare di un solo voto.
Ma i problemi sono venuti al pettine con una certa discordia
nella formazione del Governo e con un paio di nuovi eletti che
hanno già conti da regolare con la giustizia.
Quanto accaduto in Sicilia, invece di essere valutato con la
massima attenzione, sembra essere stato, senza pagare dazio,
trasferito a livello nazionale dove agevolati dalla legge
elettorale i problemi saranno più grandi.
Nonostante quanto giornalmente affermato dai responsabili, non
c’è bisogno della profezia di Berlusconi, per potere affermare
che la situazione è molto più difficile di quanto possa
apparire.
Tutti sono convinti che ormai la lotta è tra il Centrodestra, il
Movimento 5 Stelle e un raggruppamento del Centro sinistra che
esclude la sinistra.
Non teniamo conto delle recenti affermazioni di Renzi che parla
di una maggioranza del suo centro sinistra che, a meno di
miracoli improvvisi ed imprevisti, risulterà il terzo, né di
quelle di Berlusconi e di Di Maio convinti di poter raggiungere
la maggioranza relativa.
Il Panorama politico si presenta con tre forze, di cui nessuna
potrà ottenere la prevista maggioranza parlamentare.
E’ molto probabile, quasi certo, che il nuovo Parlamento non
sarà nelle condizioni di potere esprimere una maggioranza di
Governo, tenendo conto delle posizioni continuamente espresse
dai leader delle varie componenti.
Il Movimento 5 Stelle che, secondo le previsioni potrebbe
risultare il primo partito, richiede fin fa ora di ottenere
l’incarico di formare il nuovo Governo, senza tener conto che la
posizione assunta nel corso della legislatura di essere
sistematicamente contro tutto e tutti, non potrebbe agevolare
alcun “soccorso”.
Il Centrodestra memore del famoso patto del “Nazareno”, ha
sottolineato che nessun accordo potrà essere fatto con il
centrosinistra di Renzi.
Il Centrosinistra anche per la fine dell’accordo del “Nazareno”,
conferma di essere alternativo a Berlusconi.
Le considerazioni fatte da Berlusconi, sul possibile risultato
elettorale che non consentirebbe la formazione di un governo di
maggioranza, il ricorso a nuove elezioni restando in carica
l’attuale governo Gentiloni, sono da considerarsi molto
attendibili.
Una sola riserva da sciogliere a conoscenza del risultato
definitivo delle elezioni: quanti e quali gruppi sarebbero
disposti ad appoggiare un Governo per non correre rischi in
vista di eventuali nuove elezioni?
angiolo alerci
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