3 marzo 2017
LA
MAGISTRATURA: quasi sempre puntuale
In occasione delle recenti elezioni svoltesi negli Stati Uniti,
in un mia nota pubblicata il 1° novembre scorso su diversi
giornali on line e inserita anche nel mio secondo volume del
libro “ Cronaca e riflessioni sulla politica italiana”, così
scrivevo:
“ E’ di questi giorni la notizia che l’F.B.I., alla vigilia
delle elezioni americane, ha reso noto documenti che possano
configurare comportamenti non regolari tenuti dalla Clinton nel
corso del suo mandato di Segretario di Stato.”.
Notizia che turbò molto l‘elettorato e, anche se nel giro di
pochi giorni venne sostanzialmente ridimensionata, contribuì a
determinare la sconfitta elettorale della Clinton.
Nella stessa nota avevo fatto richiamo al famoso avviso di
garanzia notificato a Berlusconi, mentre presiedeva a Napoli un
importante simposio internazionale, avviso che poteva benissimo
essere notificato il giorno dopo a Roma, che riguardava fatti
per i quali il Presidente Berlusconi venne regolarmente
prosciolto.
Ricordavo, pure, la vicenda incorsa il 14 maggio 2011 al
francese Dominique Strauss Kahn , Direttore Generale del Fondo
Monetario Internazionale, probabile candidato favorito alle
elezioni del Presidente della Repubblica francese, arrestato per
fatti, nel giro di pochi mesi risultati infondati, ma che
determinarono la sua non partecipazione alle elezioni,
E’ di questi giorni la notizia che, sempre in Francia, il
candidato Francois Fillon ,favorito dai sondaggi nell’ elezione
del Presidente della Repubblica che si svolgerà prossimamente,
ha ricevuto un avviso di reato che ha creato fastidio e
scompiglio e che , come avvenuto in America, potrebbe cambiare
sia il destino della Francia che quello dell’Europa.
Per non essere diverso dagli altri nella tempistica, anche il
nostro paese alla vigilia delle primarie del P.D., che
certamente determineranno quale futuro ci sarà riservato, ha
indiziato di reato il padre di Matteo Renzi aggravando la già
pesante situazione sia all’interno del partito che nei rapporti
con gli altri.
Senza voler entrare nel merito dell’azione giudiziaria, speriamo
che qualcosa si trovi, per non consacrare ancora una volta che
interventi intempestivi esterni, spesso ad orologeria, possano
continuare a condizionare il regolare funzionamento dello Stato.
Per noi è già sufficiente il danno continuamente provocato dalle
discutibili decisioni della nostra Corte Costituzionale.
angiolo alerci
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