17 ottobre 2015
LA RIFORMA DEL
SENATO
Lettera aperta per
Il Ministro per le Riforme Costituzionali
Elena Maria Boschi
La Presidente della Commissione Affari
Costituzionali del Senato
Sen. Anna Finocchiaro
Ho assistito al lungo travaglio che la proposta di abolizione
del
bicameralismo paritario completasse l'intero iter parlamentare,
tenuto conto che l'ultima approvazione è da ritenersi già
acquisita per la larga maggioranza esistente alla camera dei
Deputati, perché sia valutato un aspetto del problema.
Il 30 aprile 2014 alle ore 20,30 ho trasmesso al Presidente del
Consiglio Renzi, al suo sito “matteo@governo.it”, nello spirito
della sua richiesta di collaborazione, la seguente proposta per
la composizione del nuovo Senato allora chiamato “ Senato delle
Autonomie”
Composizione: n. 100 membri, così distribuiti
- da parte delle Regioni tre membri (Presidente della Regione
,Presidente dell'Assemblea e un rappresentante delle minoranze)
totale 60 membri
- da parte dei Comuni i Sindaci dei capoluoghi di Regione in
totale 20
- in rappresentanza dei Sindacati 6 membri
- in rappresentanza delle organizzazioni dei datori di lavoro 4
membri
- da parte del Presidente della Repubblica 10 membri scelti tra
personalità del mondo accademico e delle professioni.
Sottolineavo che un Senato così composto, oltre ad assumere con
autorevolezza le funzioni di “Senato delle Autonomie”, avrebbe
potuto assorbire quelle funzioni che il soppresso CNEL aveva di
tanto in tanto svolte.
Il 21 giugno 2014, a distanza di cinquanta giorni della mia mail
spedita al Presidente Renzi, la Commissione Affari
Costituzionali del Senato esitò la seguente proposta di
modifica:
Composizione n. 100 membri
dai consigli regionali n. 74 membri (anzichè 60)
dai Sindaci n. 21 ( anziché 20)
di nomina Presidenziale n. 5 (anziché n. 10).
Si è trattato del copia/incolla della mia proposta portata
all'attenzione del Presidente Renzi il 30 aprile 2014.
La commissione ha integrato la sua proposta apportando le
seguenti modifiche peggiorative, che sono state la causa prima
dei gravi disordini verificatisi al Senato in sede di
discussione del provvedimento.
– introduzione della “ immunità” per i membri già indicati come
“Senatori”e la loro elezione diretta ;
– la eliminazione della rappresentanze delle forze sociali che
avrebbero potuto svolgere i compiti gi assegnati al soppresso
CNEL.
Senza volere entrare in questa occasione nella valutazione delle
molte modifiche apportate nel corso del lungo percorso, non si
può sottacere che le ulteriori modifiche apportate al testo
originario, come già illustrato di illustri costituzionalisti,
potrebbero interferire e creare contenzioso con le funzioni
proprie della Camera dei Deputati.
Ma scopo della presente non è quello di entrare nel merito della
nuova legge, ma quello di conoscere se prima della mia proposta,
avanzata il 30 aprile 2014, esisteva una proposta simile e
valutare così se sono stato io a commettere una azione di
“plagio”
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