3 febbraio 2016
L’ INVOLUZIONE
DI RENZI CONTINUA
Nel mio articolo pubblicato su giornali on line in data 15
febbraio 2014, dal titolo
Passaggio della campanella da Letta a Renzi”, riprodotto anche
nel mio libro recentemente pubblicato “Cronaca e riflessioni
sulla politica italiana” , così mi esprimevo.
“ Al momento del conferimento dell'incarico di formare il nuovo
Governo, Renzi dia una regolata alla sua irruenza che, se da una
parte è stata determinante per vincere le primarie nel suo
partito, potrebbe essere determinante per una brevissima durata
del suo mandato.
Un Governo di coalizione non è la direzione del suo partito.”
In altro articolo dal titolo “ L’ involuzione di Renzi” ,
pubblicato sugli stessi giornali in data 29 marzo 2015, così
scrivevo:
“ Renzi non ha capito che gran parte dei suoi problemi sono
stati da lui stesso causati anche a seguito di quella ormai
famosa espressione FASSINA CHI?, usata nei confronti di un uomo
di Governo, membro della direzione del suo partito.”
Espressione che in seguito ha causato la fuoriuscita dal partito
di parte della minoranza, riducendo la rappresentanza in
parlamento del P.D.
Quanto è accaduto ha costretto Renzi ad accettare il voto di
quei verdiniani che erano stati i veri artefici della
costruzione del cosiddetto “patto del Nazareno” ,sia per
l’approvazione della legge costituzionale che per il mancato
sostegno al voto di sfiducia nei confronti del Ministro Boschi.
Dopo avere continuato ad usare toni molto pesanti in occasione
di tutte le sue apparizioni nelle TV italiane, da un po’ di
tempo ha voluto esportare la sua irruenza ed il suo modo di
apparire ed agire anche in Europa.
Nonostante le numerose gaffe finora registrate, che per numero
ed effetto hanno largamente superato quelle commesse dal
Presidente Berlusconi, continua a polemizzare in modo pesante
con quelle Istituzioni europee che, dovrebbe ricordarsi,
determinarono la caduta del Governo Berlusconi.
I suoi interventi ,che possono essere importanti nella sostanza,
perdono di peso e si scatenano contro proprio per il suo modo
arrogante ed irrituale per come sono stati posti.
La risposta agli effetti di questi suoi errori ed il
deterioramento dei rapporti con l'Europa, incominciano a dare i
loro frutti con la progressiva sfiducia dell'Europa nei
confronti dell'Italia renziana, il cui costo viene già pagato da
tutti gli italiani.
Presidente , se ancora in tempo, modifichi i toni, riduca la sua
irruenza e cerchi di ricucire i rapporti nei confronti di chi
effettivamente ha, direttamente ed indirettamente, le sorti del
nostro Paese.
angiolo alerci
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