16 febbraio 2017
L’INTESA ITALIA-LIBIA SU IMMIGRAZIONE
Sul problema dell’immigrazione mi sono soffermato con diverse
note datate, pubblicate su diversi giornali on line.
Dopo la prima grande tragedia verificatasi al largo delle coste
di Lampedusa così scrivevo in data 9 febbraio 2013 “ Creare in
Libia, d’intesa con quel Governo, un centro di accoglienza per
coloro i quali per motivi seriamente accertati sono costretti ad
emigrare, trasportarli dopo avere registrato la loro identità,
con una nave in uno o più porti del nord, agevolandoli nel
raggiungere quegli agognati paesi che temono di perdere parte
della loro sovranità”.
Il costo di questa soluzione sarebbe stato di gran lunga
inferiore rispetto a quello sostenuto per il pattugliamento e le
operazioni di salvataggio; inoltre eviterebbe la lunga
permanenza degli emigrati nei nostri centri di accoglienza per
il disbrigo delle relative pratiche e agevolerebbe il rimpatrio
di quanti non forniti di regolare permesso.
Con altra mia nota del 30 aprile 2014, trattando sempre lo
stesso problema, dopo avere richiamato la proposta fatta il 9
febbraio 2014, riferendomi ai negativi comportamenti dell’Europa
nei confronti dell’Italia concludevo con la espressione “ non si
deve essere teneri con i furbi”.“
Ma la sorpresa più grande è stata la dichiarazione del Ministro
degli Interni Alfano fatta nei primi giorni del marzo 2015 “ che
un milione di persone sono in attesa di iniziare il lungo
viaggio per raggiungere le coste siciliane e ha affermato che
bisogna fermare in Libia questo previsto esodo”. Nella mia nota
del 20 marzo 2015 scrivevo “ Ci sono voluti circa venti mesi
perché Alfano affermasse la necessità di coinvolgere la Libia,
proprio in questo momento difficile per la situazione interna
che quel paese attraversa; oggi è più difficile a differenza di
venti mesi fa”.
Sembra che il vento in quest’ultimo periodo stia cambiando.
Solo pochi giorni dopo il suo insediamento il Ministro Minniti
ha ritenuto di prendere immediati contatti con la Libia per
tentare quello che avrebbe dovuto fare Alfano tre anni fa.
Al Ministro Minniti ho indirizzato il 10 gennaio 2017 una
lettera aperta che così concludeva “A Lei, che con la sua ben
nota serietà e competenza sta affrontando questo enorme
problema, l’augurio che possa riuscire a creare le condizioni
per una sua seria e responsabile definizione”.
E’ di questi giorni la notizia dell’incontro avvenuto a Tripoli
tra Ministro Minniti e il Presidente del Consiglio libico Falez
Mustafa Al Serraj, nel corso del quale è stata concordata la
stesura di un memorandun d’intesa che ha già trovato
formalizzazione con la successiva firma da parte del Presidente
Gentiloni e del Presidente libico Serraj.
Finalmente qualcosa si muove nel giusto verso.
angiolo alerci
Le note sopra richiamate sono state sempre trasmesse alle
personalità chiamate in causa e pubblicate nel libro “ Cronaca e
riflessioni sulla politica italiana”.
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