11 aprile 2016
L’INFORMAZIONE TELEVISIVA
Alcuni giorni fa alle ore sette del mattino, giocando con il
telecomando della televisione, mi sono soffermato su un canale
che trasmetteva una discussione sui consueti temi della politica
nostrana.
La serietà e la compostezza sia della conduttrice del programma,
credo Simona Arrigoni , che poneva chiare domande ed il tono, il
modo sereno e comprensivo delle risposte dei politici presenti,
mi hanno fatto ricordare i bei tempi durante i quali nello
stesso modo venivano trasmesse dalla televisione in bianco e
nero le tribune politiche negli anni “60.
Questo programma “ Aria pulita” viene diffuso dalla rete
televisiva 7 Gold.
Oggi assistiamo a programmi televisivi, che nulla hanno a che
fare con quelli allora trasmessi in b/n ,dove le violente
contrapposizioni di oggi a sostegno di tesi diverse, vengono
continuamente alimentate da tutti gli odierni conduttori i quali
,alla chiara esposizione delle diverse opinioni per renderle
comprensibili a milioni di telespettatori, preferiscono creare
un clima di grida, confusioni, contrapposizioni, spesso anche
contatti fisici che servono soltanto ad aumentare l' odiens.
La continua sovrapposizione degli interventi a voce alta
completano le difficoltà a seguire i vari ragionamenti..
Questo tema è stato da me trattato in un articolo pubblicato su
diverse testate on line il 23 marzo 2013 dal titolo “
L'involuzione dell'informazione” ed inserito nel mio libro
recentemente pubblicato“ Cronaca e riflessioni sulla politica
italiana”.
Sono trascorsi tre anni ed essendo la situazione notevolmente
peggiorata ho pensato di riproporlo e portarlo a conoscenza dei
nuovi lettori:
“ L'INVOLUZIONE DELLA INFORMAZIONE
Nel 1960 entrava in modo permanente nelle case degli italiani
l'informazione politica attraverso l'unico canale TV in bianco e
nero esistente.
La RAI trasmetteva la prima tribuna politica, che sarebbe
diventata il punto fisso delle campagne elettorali,garantendo in
modo paritetico sia ai partiti di maggioranza che a quelli
dell'opposizione l'accesso gratuito al mezzo televisivo.
Gli studi televisivi erano sobri e mostravano solo un cronometro
luminoso che imponeva ai politici di turno il rispetto dei tempi
di risposta.
Alle conferenza stampa partecipavano giornalisti delle testate
sorteggiate, garantendo la rappresentanza di tutte le formazioni
politiche esistenti.
Il primo esperimento fu pilotato da Gianni Granzotto, uno dei
più noti giornalisti televisivi del momento, successivamente
sostituito da Jader Jacobelli, altro noto giornalista
televisivo.
Trasmissione che , per il modo di serietà con la quale veniva
condotta, era seguita da milioni di telespettatori.
I giornalisti ponevano le domande alle quali venivano date
esaurienti
risposte apprezzate, condivise o criticate in modo civile dagli
interlocutori e ben comprese dai telespettatori.
Oggi assistiamo a vere e proprie trasmissioni di spettacolo ove
viene privilegiato il “varietà” e solo in minima parte, nella
grande confusione orchestrata dai conduttori, trattati problemi
di attualità.
Per comprendere meglio i temi che ci riguardano da vicino, anche
se in chiave satirica, è consigliabile seguire le trasmissioni
di Maurizio Crozza.”
Questo è quello che ho scritto nel marzo del 2013; oggi la
situazione nella gestione di queste trasmissioni è notevolmente
peggiorata.
Un consiglio: seguire sempre le trasmissioni di Crozza ma , se
si vuole vedere una trasmissione seria, non perdere le
trasmissioni “Aria pulita”
Angiolo Alerci
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