ITA, GOVERNO E
EUROPA
Oggi primo giorno di vita della nuova società aerea gli
amministratori hanno comunicato il nome definitivo della nuova
società, aggiungendo a quello già noto di ITA anche airways “ITA
AIRWAYS”.
L’amministratore delegato della nuova società Lazzerini ha
dichiarato che “il nuovo è un nome che guarda avanti, guarda al
futuro, precisando che però rimane un po’ di passato”,
esattamente il vecchio nome di una società del gruppo Alitalia
ATI,anagrammato.
Lo stesso A.D. ha voluto chiarire con orgoglio che “ oggi non è
che nasca una compagnia di bandiera italiana, ma la compagnia di
bandiera”.
Interessante l’impegno assunto “dobbiamo dimostrare al
contribuente italiano che questa volta saremo attenti all’uso
che facciamo al loro capitale, questo è l’obbligo che ci
sentiamo chiaro in testa”.
Il nostro capitale ?.
In verità è il nostro Governo che continua nel gioco delle tre
carte con l’Europa.
Dopo avere sperperato oltre un miliardo di euro in una società
privata che doveva fallire circa dieci anni fa, a causa di una
gestione molto allegra e non per effetto della crisi
manifestatasi con il coronavirus allora inesistente, ha creato
una nuova società, con camuffato capitale pubblico, continuando
a non rispettare gli impegni assunti nei confronti dell’Unione
europea.
L’attuale difficile momento è aggravato dalla gestione del
personale ex Alitalia, che non potrà essere tutto assorbito
dalla nuova società mentre al personale utilizzato non
dovrebbero essere riconosciuti tutti tutti i privilegi che hanno
contribuito notevolmente ad aggravare la situazione
dell’Alitalia.
A conclusione della liquidazione dell’Alitalia tutti i
contribuenti italiani saranno costretti non solo a leccarsi le
ferite, ma a prepararsi per i nuovi danni che saranno prodotti
dalla nuova società.
15 ottobre 2021
angiolo alerci
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