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          I MIGRANTI



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Cambiano paese, come uccelli sospinti dai venti,
alla ricerca di un futuro.

Hanno lo sguardo smarrito,
protesi verso orizzonti sconosciuti,
staccati dalle loro radici.

Si muovono, come automi,
tra scene grandiose e sfarzose
sorrette da ponteggi d’argilla.

Vivono confusi
fra incerti protagonisti e molte comparse.

Sono un fatto della natura,
come il sorgere e il tramontare del sole,
come il cielo stellato,
come il mare placido o in tempesta.

Sono i nomadi della Terra
che si spingono lontani, in silenzio,
quasi con rassegnazione,
oltre ogni confine.

Sono sugheri galleggianti,
che attraversano mari e oceani.

Sono fiumi che alcuna diga può contenere,
gocce d'acqua che inventano laghi e fiumi,
sono la terra della Terra.

Le loro lacrime, copiose,
si confondono col sudore.

Sono dune di sabbia,
contaminate da untori senza scrupoli,
prede per disgustose iene voraci,
per sciacalli senza timore,
per avvoltoi,
per ingordi che li vendono
per sporco denaro.

Nessuno, però, è forte quanto un migrante.

Ha la resistenza del camminatore instancabile,
ha la pazienza di chi sa digiunare e aspettare.

Nel suo cuore vivono leggende, tradizioni e amori antichi;
in un angolo del suo cervello riposano sogni, affetti, speranze.

Un migrante, pur se deriso o maltrattato,
conserva i valori dell’universo.

Occhi profondi, di tristezza velati,
che sanno esplorare ogni oasi,
sanno conservare il dolore segreto dei popoli oppressi;
sono occhi lucenti, vergognosi ma fieri.

I migranti sono esseri liberi che cambiano Paese per non morire,
pur se costretti a vivere da clandestini.

Ignobili ladri di dignità,
di giustizia, li hanno privati
anche dei miraggi.

I migranti sono il frutto d’ogni stagione,
d’ogni tempo, d'ogni contrada.

Sono fuscelli in balia del vento della miseria.

Camminano su dolorose e irte strade,
segnate dalla sofferenza di chi le ha già percorse.

Sono fragili battelli nella bufera,
in lotta contro i flutti di un mare senza orizzonte.

Pur se ricchi di vitalità, di energia,
di pazienza, vivono fra ineluttabili avversità.

Sono l’etica dell’essere contro l’avere,
l’eredità della storia.

Il loro peregrinare continua.

Continueranno ancora a lottare,
non solo contro la miseria,
contro i prepotenti,
contro false promesse,
ma contro chi, per puro egoismo,
non vuole vivere da uguale,
pur percorrendo la stessa strada.

*********

Queste cose si pensano,
si ripetono in cento lingue,
da migrante a migrante,
fra amici e nemici.

L'adusa tragica trama, però,
resta quella di sempre.

2003 - 2018 tutto peggio di prima -  LUAU
                                                                                             LUAU

 

 

 

 

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