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4 aprile 2015



LA GRECIA E L'EUROPA



Da molti anni assistiamo alle continue contese tra la Grecia e l'Europa, aggravate dalla lunga crisi che da molti anni affligge quasi tutti i paesi del nostro continente.
Crisi affrontate con gli enormi sacrifici richiesti a tutte le popolazioni, sacrifici che cominciano a dare alla crisi piccoli segni di inversione.
Molto duri sono stati i provvedimenti adottati dai governi e molto pesanti le conseguenze su tutte le attività, creando disoccupazione e miseria.
Mentre l'Italia, la Spagna ed anche la Francia si sono incamminate lungo un percorso teso al superamento della crisi, anche per le dimensioni delle loro economie, una certa difficoltà continua ad incontrare il Portogallo.
La Grecia, che aveva ottenuto il suo ingresso all'Unione europea in virtù della presentazione di un bilancio falso, mal controllato dagli organismi europei, ha avuto fin dall'inizio enormi difficoltà a mantenere i propri conti entro i limiti concordati, creando continue contese, sempre parzialmente risolte dall'Unione Europea in un clima di formale collaborazione.
Le ultime elezioni greche che hanno stravolto la situazione politica di quel paese portando al governo il movimento capeggiato da Tsipras il quale, nel corso della campagna elettorale aveva sbandierato un confronto violento con le istituzioni europee, per imporre soluzioni “greche” ai numerosi problemi sul tappeto.
Oggi assistiamo ad una specie di danza: da una parte Tsipras e la Merkel che continuamente usano un linguaggio molto politico e dall'altra il Ministro della Finanze greco Varaufakis e il Ministro delle finanze tedesco Schauble che continuano con una netta contrapposizione di proposte, ventilando entrambi la possibilità dell'uscita della Grecia dall'Unione Europea.
La verità è che l'Europa continuerà ad assecondare le richieste della Grecia, non tanto perché le condizioni poste sarebbero accettabili, ma perché la Grecia sta giocando la partita nascondendo un asso nella manica. Da un po' di tempo, in vista di una possibile uscita dall'Europa, con conseguente fallimento della Grecia, Tsipras ha intavolato rapporti con il russo Putin il quale attende con molta ansia la possibilità di salvare la Grecia. In questo caso dopo la Crimea Putin potrebbe utilizzare, per i suoi scopi, i numerosissimi porti disseminati nelle isole greche.
E' questo il vero motivo per cui la Merkel continua a trattare con molta diplomazia il rapporto con Tsipras.


Angiolo Alerci
 

 

 

 

 

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