10 ottobre 2017
FINALMENTE !
Il 29 agosto scorso la mia nota pubblicata su diversi giornali
on line iniziava così: “Alla vigilia del mio 88° compleanno sono
venuto nella determinazione di interrompere la mia sistematica
collaborazione con le testate on line che dal 2011 hanno
pubblicato i miei articoli, riversandoli su oltre cinquanta siti
on line”.
Ho sottolineato “ sistematica” perché ero convinto che fatti,
eventi e accadimenti particolari avrebbero potuto spingermi a
saltuari ritorni.
L’occasione delle presentazione alla Camera della nuova proposta
di riforma elettorale non poteva non essere per me una forte
provocazione.
Si tratta di un tema di cui mi sono molte volte interessato e
che oggi, se la proposta sarà approvata , vede realizzarsi
quanto da me era stato suggerito soltanto trenta anni fa nel
sollevare numerosi problemi di incostituzionalità della legge
elettorale allo vigente, tra i quali la suddivisione del paese
in venti circoscrizioni elettorali, per quanto riguarda l’
elezione della Camera dei Deputati.
Così mi esprimevo in occasione di una mia relazione tenuta al
Lions Club di Enna nel febbraio del 1988:
“ Il primo rilievo sostanziale alla normativa vigente è che la
legge non pone, dell’esercizio dell’elettorato passivo, tutti i
cittadini nelle stesse condizioni di uguaglianza ( con
riferimento alle diverse situazioni create dalle circoscrizioni
elettorali). Da un sommario esame della composizione dei collegi
la non omogeneità appare molto chiara. Esaminiamone in
particolare qualcuna:
Circoscrizione di Roma: elegge 54 Deputati,una popolazione di
oltre .4.600.000 di abitanti, una superficie di 14500 Kmq e
n.301 comuni;.
Circoscrizione di Milano: elegge 50 Deputati, ha una popolazione
di 4.500.000 abitanti,,una superficie di 5.700 kmq e n.301
comuni:
Circoscrizione di Campobasso: elegge 4 Deputati, ha una
popolazione di 330.000 abitanti, si estende su una superficie di
4.400 kmq e n.136 comuni
Circoscrizione Sardegna : elegge 18 Deputati, una popolazione di
1.500.000 abitanti, si estende su 24.000 Kmq e n.354 comuni.
L’omogeneizzazione delle circoscrizioni può avvenire soltanto
tenendo conto del numero dei Deputati da eleggere, oppure
estendendo per l’elezione della Camera il sistema uninominale in
vigore per il Senato.”
Appare chiaro che un candidato della circoscrizione di Roma o
Milano, con oltre 4.500.000 di abitanti e rispettivamente con
301 e 439 comuni, ed un candidato della circoscrizione di
Campobasso con 330.000 abitanti e n.136 comuni non si troveranno
in una situazione parietaria.
Analoga considerazione per gli altri dati sopra segnalati.
Questa mia relazione è stata integralmente pubblicata sulla
rivista nazionale The Lions del novembre 1988, riportata dalla
pag 90 alla pag.98 del mio libro “Il Lions international compie
cento anni. Contributi e considerazioni di un Charter Member
dopo 54 anni di appartenenza” e trasmesse alle più alte cariche
dello Stato, come risulta dalle note allegate.
Oggi soffermandomi sulla proposta “Rosatellum 2.0”, senza volere
entrare nei particolari dal momento che la stessa potrebbe
subire delle modifiche, ho molto apprezzato che per la elezione
della Camera dei Deputati vengono previsti circa duecento seggi
al posto di venti circoscrizioni.
Ci sono voluti soltanto 30 anni per correggere un grosso aspetto
di incostituzionalità , previsto dagli artt. 3 e 51 della nostra
Costituzione, del quale solo la nostra Corte Costituzionale non
si era accorta.
Anche il “Rosatellum nuovo” presenta alcuni aspetti di presunta
incostituzionalità, ma certamente ha cercato di mettere sullo
stesso piano quasi tutti i candidati, meno coloro ai quali
vengono consentite posizioni e condizioni molto privilegiate.
angiolo alerci
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