26 agosto 2015
“I
CORAGGIOSI DI FERRANDELLI”
Il giornale di Sicilia del 23 agosto riporta una notizia così
titolata:
Proposta dei coraggiosi – Ferrandelli: abolire la zavorra dello
Statuto.
“ La madre di tutte le battaglie,la prima e la più impostante
sfida coraggiosa che intraprenderemo nei prossimi giorni, sarà
infatti per eliminare quella che da opportunità si è trasformata
in ostacolo,in una zavorra: l'autonomia speciale.”
Non vi è dubbio della serietà di Ferrandelli che si è dimesso da
Deputato Regionale in polemica con il Presidente Crocetta e con
il suo partito P.D.
Nel panorama politico italiano i casi di dimissioni di
parlamentari per motivi politici, nell'arco di settant' anni, si
possono contare col palmo della mano; in Sicilia Ferrandelli
forse è stato l'unico.
Per questa considerazione la sua iniziativa è da valutarsi
maturata con meticolosa attenzione, pur nella consapevolezza
delle enormi difficoltà che una tale riforma incontrerà nel suo
percorso.
Ma a Ferrandelli vorrei far giungere le mie considerazioni che
sullo stesso tema ho svolto negli ultimi anni ,con note
pubblicate su diversi giornali on line.
Il 15 dicembre 2013 in una mia nota sulle riforme costituzionali
così scrivevo “ Un suggerimento vorrei fare a Renzi: valutare in
sede di riforme costitituzionali la opportunità di fare abrogare
il termine di STATUTO SPECIALE, attribuito a quattro regioni in
un particolare momento storico, tenuto conto anche del modo come
questo particolare “status” è stato malamente gestito da più di
una regione.”
Il 6 aprile 2014, in occasione di una trasmissione radiofonica ,
il Segretario Regionale della CISL Bernava dichiarava “la CISL
promuoverà un movimento per abolire lo status speciale dello
Statuto della Regione Siciliana”,
A rafforzare questa sua dichiarazione sottolineava il fatto che
questo particolare “status” è stato la causa del disastro e di
tutte le disfunzioni politiche,economiche ed amministrative che,
da sempre, attanagliano la nostra isola.
Prendendo spunto da questa dichiarazione con una nota pubblicata
sempre su giornali on line così scrivevo “ Alla Commissione per
le riforme costituzionali che ha avuto il merito di presentare
le relative proposte con un mese di anticipo rispetto a quello
previsto, suggeriamo di valutare la opportunità di utilizzare
anche questo mese per esaminare la modifica costituzionale di
abolizione dei cosiddetti statuti speciali, concessi a quattro
regioni, dal momento che sono venuti meno i motivi che negli
anni '40 ne consigliarono la creazione”.
A Ferrandelli auguro buon lavoro, nella speranza che possa
trovare la via giusta per cancellare questo status speciale
riconosciuto alla nostra Regione, bene utilizzato nei primi due
decenni, ma causa prima del disastro causato successivamente.
Angiolo Alerci
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