13 settembre 2018
EUROPA: DOPO L’ULTIMA FARSA A GIORNI IL DRAMMA
Negli ultimi anni con le mie note pubblicate su diversi giornali
on
line, raccolte in tre volumi del libro “ Cronaca e riflessioni
sulla politica italiana”, ho fatto molte considerazioni su
comportamenti, spesso discutibili, da parte di tutti gli
organismi europei.
Nel marzo scorso un mio articolo venne pubblicato con il titolo
“ I NANI D’EUROPA “, richiamato con altro articolo pubblicato
nel giugno scorso con il titolo “EUROPA: SEMPRE PIU’ IN BASSO”.
Titoli che da solo sottolineano la negativa tendenza dell’Unione
Europea, così come da tempo viene percepita da gran parte del
“popolo” europeo.
Oggi abbiamo assistito all’ultima scenata: l’approvazione a
larga maggioranza di un atto di vera condanna nei confronti del
Presidente dell’Ungheria Orban, aprendo la via a delle sanzioni
che non saranno adottate.
I “PADRI” che diedero vita all’Unione (Italia,Francia, Germania,
Belgio,Paesi Bassi e Lussemburgo), per l’alta qualità dei
responsabili (De Gasperi. Monnet, Schuman, Bech, Adenauer e
Spaak) sancirono il principio “dell’unanimità” per certe
decisioni da adottare.
Principio di notevole rilevanza, se gestito da sei personaggi di
grande rilevo e responsabilità.
Principio tuttora vigente con un Consiglio europeo formato da
ventisette Stati dove il voto contrario di Cipro o di Malta può
paralizzare la vita dell’Unione.
Dopo il grande successo della votazione effettuata ieri , con
una maggioranza di oltre i 2/3 del Parlamento, si conosce il
pensiero della Polonia, amica di Orban e contraria al risultato,
che ha annunziato il voto contrario al provvedimento per essere
definitivamente confermato, voto contrario che annullerà il
risultato positivo acquisito.
Questa al momento è l’ultima farsa, che potrà ulteriormente
essere determinante in occasione delle prossime elezioni
europee.
Anche il risultato delle recenti elezioni in Svezia ha
sottolineato e confermato una pericolosa tendenza: la
progressiva sfiducia di gran parte dell’elettorato europeo nei
confronti di questa “europetta”.
angiolo alerci
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