17 novembre 2016
IL DRAMMA DEL CENTRO DESTRA
Nella mia nota pubblicata il 15 settembre scorso su questa
stessa testata con il titolo “Convention Moderati”, sottolineavo
la particolare situazione che si era creata con la designazione
da parte di Silvio Berlusconi di Stefano Parisi, già candidato
non eletto Sindaco di Milano, per gettare le basi per la
creazione di un centro destra dei moderati, in vista delle
prossime elezioni politiche.
Designazione che determinò pesanti critiche da parte dei
maggiori esponenti di quel che resta di Forza Italia : Brunetta,
Romani, Gasparri, Matteoli i quali, non solo disertarono la
manifestazione organizzata, ma espressero dure critiche
all'iniziativa,
Lo stesso giorno Giovanni Toti, Governatore della Liguria e già
braccio destro di Berlusconi, preferì partecipare ad un incontro
con Matteo Salvini, in aperta polemica con l'iniziativa di
Parisi concordata con Berlusconi,
E' di questi giorni la dichiarazione di sfiducia pronunciata da
Berlusconi nei confronti delle iniziative portate avanti da
Parisi.
Berlusconi ,come sempre, crea e distrugge in un batter d'occhio
modificando totalmente i giudizi dati.
In questa sede ritengo utile ricordare quello che è successo nei
rapporti con i rappresentanti istituzionali degli altri partiti.
- la bicamerale presieduta da D'Alema dopo avere concluso
concordemente con Berlusconi i lavori, al momento della sigla
dell'accordo, nel corso della famosa cena della crostata,
Berlusconi rifiutò di firmarlo;
- il patto del Nazareno nel corso del quale concordò con Renzi i
punti più importanti della legge elettorale e delle riforme,
accordo che Berlusconi ritenne di non confermare adducendone
come motivo la “non prevista” elezione del Capo dello Stato.
Se questi sono stati i comportamenti di Berlusconi nei confronti
di rappresentanti istituzionali molti sono i “ripensamenti” nei
confronti degli amici:
- alla vigilia delle elezioni politiche del 2013 Berlusconi
indica come candidato Premier Angelino Alfano che dopo qualche
settimana liquida con l'espressione che “aveva distrutto il
partito”, offre al Sen, Monti che non accetta, la possibilità di
guidare tutti i “moderati, e si autocandida non avendo avuto la
possibilità di trovare di meglio.
- Fini, Alfano, Casini, Fitto, Verdini sono alcuni dei nomi nei
confronti dei quali Berlusconi ha creato condizioni di
impossibile convivenza.
Non ha digerito il comportamento e le dichiarazioni di Toti al
momento della designazione di Parisi, ma sembra che oggi voglia
rilanciarlo nel tentativo di ridurre la tensione nei rapporti
esistenti tra molti esponenti di Forza Italia e la Lega di
Salvini.
Angiolo Alerci
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