8 dicembre 2014
LE CONFERENZE STAMPA DI MARIO
DRAGHI
Da quando Mario Draghi ha assunto la gravosa
responsabilità di Presidente della Banca Centrale Europea,
periodicamente ci intrattiene con delle interessantissime
conferenza stampa che oggi possono essere seguite in diretta TV.
Conferenze il cui tema è sempre la la verifica della continua
evoluzione delle situazioni economico-finanziare dei paesi
dell'Unione Europea, la situazione in generale ed in particolare
degli Stati che si trovano in situazioni di difficoltà, dando
consigli e annunciando i provvedimenti allo studio da parte
della Banca Europea.
Annunci che spesso producono effetti immediati nelle borse del
mondo, sia in senso positivo determinando lauti guadagni che in
senso negativo producendo gravissime perdite.
Spesso nella stessa giornata il corso dei titoli azionari passa
da un meno 2% a un più 4% ,oppure da un più 2% ad un meno 4%,
movimenti che si evidenziano nel corso delle conferenze di
Draghi.
Non voglio entrare nel merito delle dichiarazioni che il
Presidente Draghi fa che con grande responsabilità, dando
direttive e comportamenti precisi nel tentativo di portare
l'Europa fuori da questa crisi.
Ma un fatto mi lascia perplesso: l'ora, le 14,30, prescelta per
le sue frequenti conferenze stampa.
Alle società quotate in borsa è vietato fare comunicazioni che
possano interferire con il mercato a borsa aperta, anche per
evitare possibili operazioni di aggiotaggio da parte di persone
che potrebbero sfruttare l'anticipata conoscenza delle notizie.
Il Presidente Draghi è certamente attorniato da un folto gruppo
di affidabili collaboratori.
Ma i fatti che continuamente vengono portati a conoscenza da
parte della Magistratura, ci insegnano che anche le persone più
fidate a volta sbagliano.
Presidente Draghi modifichi l'orario delle sue conferenze
stampa, che io seguo sempre con particolare interesse, ma
qualcuno sussurra che l'orario prescelto serve soltanto a non
interferire sull'apertura della borsa americana che, vedi caso,
apre proprio alla chiusura del suo intervento.
Angiolo Alerci
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