07/04/2917
CHI SONO I
COLPEVOLI ?
Una classica buccia di banana, appositamente sistemata
all’interno della Commissione Affari Costituzionali del Senato,
ha creato una gravissima tensione all’interno della maggioranza
parlamentare.
Le reazioni più pesanti sono state quelle di Renzi e di Orlando,
i due candidati di maggior peso che si contenderanno tra venti
giorni la prestigiosa carica di Segretario del P.D.
L’elezione di Salvatore Torrisi, appartenente all’area di
Alfano, che ha battuto il candidato ufficiale del P.D. Giorgio
Pagliari con un secco 16 a 11, ha determinato la feroce reazione
di Renzi che ha minacciato la crisi del Governo nel caso in cui
non si desse immediato rimedio a questo grave incidente.
Da più parti si vanno cercando i “traditori” e, nel contempo,
Renzi ha chiesto ad Alfano di far dimettere l’eletto Torrisi.
La posta in gioco è molto alta e altrettanto chiara: la
possibile crisi del Governo e nuove elezioni.
Considerato l’effetto avuto da questo incidente, forse
magistralmente preparato, due potrebbero essere coloro che
avrebbero organizzato questa penosa scena: Renzi o Orlando.
Renzi, che da tempo parla di elezioni anticipate o Orlando il
quale cercherà di utilizzare questo incidente durante la
campagna per le primarie, addossando a Renzi la responsabilità
dell’ accaduto .
Maggiori gli indizi nei confronti del primo il quale da tempo
parla di elezioni anticipate.
Da escludere la responsabilità di Alfano il quale sa, che nelle
condizioni attuali, le eventuali elezioni anticipate potrebbero
far scomparire la sua compagine dal firmamento parlamentare.
Alfano, infatti, ha invitato Torrisi a dimettersi e lo stesso
Torrisi prima ha manifestato la sua volontà di lasciare
l’incarico, poi ha dichiarato di volerlo mantenere costringendo
Alfano ad espellerlo dal partito.
Il fatto accaduto in occasione dell’elezione del Presidente
della Commissione Affari Costituzionali del Senato è di grande
rilevanza, dal momento che questa Commissione è abilitata, tra
l’altro, ad esaminare i numerosi testi di riforma elettorale.
La grande confusione creatasi non fa prevedere tempi brevi per
adattare il testo dell’Italicum alle richieste della Corte ed
alle indicazioni date dal Presidente Mattarella.
Si corre il rischio, non solo di andare al voto con l’Italicum
che presenta la grande anomalia di nominare e non eleggere il
50% dei Deputati, ma mantenere in vita la legge elettorale del
Senato causa prima di ingovernabilità.
L’intera questione, purtroppo, sarà a fine mese nella mani di
Renzi il quale, da comportamenti recenti, sembra non avere fatto
la necessaria esperienza dopo quanto accaduto il 4 dicembre
scorso con il negativo risultato del referendum.
angiolo alerci
|