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27 maggio 2015 



I CASINI D'ITALIA



Da molti anni non c'è un giorno che i giornali ed i media non ci informano di fatti di una certa gravità che si verificano nel nostro paese.
Corruzione, peculato, abusi di ufficio, speculazioni sulla gestione degli immigrati, incidenti stradali,edifici pubblici e scuole in stato di abbandono, strade dissestate, ponti che crollano e spesso di possibili epidemie.
Ma si soffermano di meno nel trattare alcuni problemi che possono meglio interessare i comuni cittadini.
Mi riferisco a comportamento delle maggiori istituzioni di garanzia del nostro paese.
L’ultima notizia è quella che la Commissione Nazionale Antimafia ha suggerito ai partiti di non mettere in lista quattro candidati alle regionali in Puglia, ritenuti “impresentabili” e che l’esame sarebbe stato esteso anche ad altre liste.
Intervento legittimo se fosse stato adottato prima della presentazione delle liste e non a distanza di solo quattro giorni dell’ evento elettorale.
Si tratta più di una ingerenza che mette solo confusione e non chiarezza alla vigilia del voto.
Il problema, così come è stato considerato, forse è stato proposto solo per creare qualche problema, o perché la Presidente Bindi ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
E’ altrettanto inspiegabile il fatto che la Corte Costituzionale, nel considerare incostituzionale il Porcellum nelle parti più importanti, non ha suggerito la necessità di una scadenza anticipata della rappresentanza parlamentare, per evitare che parlamentari illegittimamente nominati continuassero a svolgere mansioni non più proprie.
E’ la stessa Corte che, invece, ha annullato parte della legge Fornero mettendo in seria difficoltà il governo, senza avere previsto la possibilità di una graduale restituzione delle ritenute operate illegittimamente e consentire al governo di predisporre gli strumenti necessari per il reperimento dei fondi.
Mentre la Magistratura ordinaria si attiva automaticamente, a conoscenza di reati di poco conto, la più alta Magistratura del Paese a conoscenza di importanti provvedimenti apertamente incostituzionali, necessità che “qualcuno” ne sollevi il problema, altrimenti norme incostituzionali possono vivere in pace senza arrecare disturbo ai membri dell’Alta Corte.

Tutte le leggi elettorali varate dalla Costituente in poi, hanno presentato gravissimi problemi di incostituzionalità.
Solo per il porcellum, che un cittadino ne ha sollevato nelle forme previste la incostituzionalità la Corte, uscita da un lungo letargo, è intervenuta in modo non molto chiaro tanto da favorire interpretazioni che hanno portato quel Parlamento, illegittimamente attivo, ad approvare altra legge elettorale formalmente e sostanzialmente incostituzionale.
Il TAR del Piemonte nel 2014, alla vigilia della naturale scadenza, ha annullato per gravi irregolarità le elezioni regionali svoltesi nel 2010,e il contestuale scioglimento dell’Assemblea.
Provvedimento pressoché inutile, data la immediatezza della scadenza, ma di indicativa importanza perchè diverso da quello adottato dalla Corte Costituzionale che, invece, ha consentito e continua a consentire l’irregolare funzionamento dell’attività parlamentare.
Se saremo costretti ad utilizzare nelle prossime elezioni l’italicum, così come approvato, si corre il rischio che la decisione adottata per il porcellum, pericoloso precedente, potrà ricreare le stesse condizioni ed essere ancora governati da un gruppo dirigente illegittimo.

Angiolo Alerci

 

 

 

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»  
Presidente Augusto Lucchese
e-mail: augustolucchese@virgilio.it