22 marzo 2016
BERLUSCONI
E' RITORNATO A PALERMO
Sono trascorsi solo otto anni dall'ultima visita a Palermo da
parte dell' on. Silvio Berlusconi, venuto finalmente per tentare
di ricucire quei cocci che lui stesso ha sparso, non solo in
Sicilia ma nell'intero Paese.
Ritorna in Sicilia dopo avere affidato, mortificando la vecchia
classe dirigente rimasta fedele, l'incarico di responsabile all'
on. Gianfranco Miccichè, lo stesso che lo aveva tradito creando
la prima scissione all'interno del vecchio Partito della
Libertà.
In data 9 agosto 2010 ho scritto una lettera all'on. Silvio
Berlusconi, allora Presidente del Consiglio, lettera pubblicata
recentemente nel mio libro “ Cronaca e riflessioni sulla
politica italiana”, che ritengo di grande attualità e che
integralmente trascrivo:
“ Ho letto l'appello rivolto per il rilancio del partito sul
territorio, dopo che la frittata è stata già fatta !
Che Fini se la sia cercata non c'è dubbio, ma da quel grande
politico che è, certamente ha agevolato le condizioni per
ottenere quello che voleva, cercando di addebitare a lei la
responsabilità della rottura del patto unitario.
In questi momenti ho pensato a lei che nei giudizi che da usa
esattamente due pesi e due misure.
Da circa due anni ha consentito e forse agevolato, che in
Sicilia una gran parte del P.d.L. si staccasse dal P.d.L.
ufficiale e creasse con l'on Miccichè il P.d.L Sicilia e che lo
stesso Miccichè mantenesse la carica di Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio.
Ha consentito al P.d.L. Sicilia di entrare in un Governo che ha
al suo interno anche una alta personalità del P.D. e che dal
P.D. viene sostenuto.
Non si è mai interessato di questo problema e, come Giano
Bifronte, a Roma fa colazione con Miccichè, fondatore del P.d.L
Sicilia e cena con il Presidente del Senato Schifani e con il
Ministro della Giustizia Alfano espressioni del P.d.L.
ufficiale, raccontando forse solo barzellette.
Lei non ha compreso, o non ha voluto comprendere, che la
situazione creata in Sicilia è di una gravità tale che il
comportamento di Fini, in confronto, rappresenta solo un peccato
veniale
Quanto accaduto in Sicilia non è servito a farle comprendere che
un certo malcontento, per scelte inopportune, si stava
diffondendo all'interno del Partito in molte regioni d'Italia.
Non ha capito che la situazione poteva sfuggirle dalle mani,
anche perché tra gli ispiratori di questi movimenti vi erano
personaggi discussi.
La situazione in Campania, anche se le motivazioni sono diverse,
è identica a quella siciliana.
Da una parte il Ministro delle Pari Opportunità Mara Garfagna ed
il Governatore della Regione Caldoro.
Dall'altra il potentissimo on .Cosentino, responsabile del
Partito, costretto a dimettersi da Sottosegretario per fatti
gravissimi.
Oggetto del contendere il problema della spazzatura della
regione.
Anche per questo caso per lei è stato difficile intervenire ?
Il giorno 9 agosto 2010, mentre sulla stampa infuriava la
polemica sulla famosa “ Casa cdi Montecarlo” le indirizzai una
lettera che prevedeva quello che nel frattempo fosse accaduto.
Speriamo bene.”
Ho ricordato all'inizio che l'ultima visita di Berlusconi in
Sicilia è datata di oltre otto anni fa, ma ritengo sottolineare
che il problema Sicilia è stato sempre tenuto presente dal
Presidente Berlusconi che molte volte ha affermato che “lunedì ,
sempre di lunedì, sarò a Palermo per chiarire la situazione”.
Purtroppo sempre per motivi importanti sopravvenuti, questa
visita è stata possibile solo dopo otto anni , anche se di
sabato.
Ma oggi la situazione si presenta ancora più grave: altri tre
gruppi con Alfano, Fitto e Verdini si sono staccati dal Partito
creando fratture importanti ed il P.d.L da circa il 40% dei voti
si è ridotto ad una previsione di meno del 10 %.
Nonostante tanta buona ma tardiva volontà, sarà molto difficile
curare queste ferite.
angiolo alerci
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