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 6 luglio 2021
BERLUSCONI E I DUE MATTEO


Questo è quello che io scrivevo il 12 dicembre 2020 (pag. 7 del VII volume di Cronaca e riflessioni sulla politica italiana” sui due Matteo nazionali

12 dicembre 2020

MATTEO L'ARROGANTE
MATTEO IL IL FURBO

Il nome Matteo accomuna nel nostro parlamento due soggetti che, sebbene di estrazione diversa, hanno in comune un solo problema: rendere la vita sempre più difficile ad una maggioranza sempre più disunita.
Matteo I, da una posizione di opposizione politicamente corretta, se non fosse condizionata dalla sua arroganza per il negativo risultato del suo maldestro tentativo di arrivare subito alla Presidenza del Consiglio, chiede continuamente
di andare al voto.
Matteo II, da una posizione ibrida, perchè dopo essere stato colui che ha imposto al suo partito. l'accordo di governo con il Movimento 5 Stelle, lo abbandona subito dopo per creare una nuova formazione politica, Italia Viva, nell'errata convinzione che con il gran numero dei parlamentari a lui vicini disposti a seguirlo, la stessa cosa avrebbe fatto l'elettorato del P.D.
Dal momento in cui i sondaggi davano alla sua nuova compagine un minimo gradimento intorno al 2%, ha valutato bene la situazione inserendo diversi suoi rappresentanti nel Governo, mentre per lui ogni occasione è buona per criticare l'azione del Presidente Conte, minacciandone continuamente la crisi.
Renzi è caduto dalle stelle alle stalle per la sua immaturità dimostrata nel non aver saputo utilizzare quel suo momento magico.
La gestione ed il risultato di quel referendum, da lui imposto in un modo completamente sbagliato, ne determinò il tracollo.
Matteo I determinò la crisi del governo, del quale era Vicepresidente del Consiglio, per ottenere la “promozione” a Presidente del Consiglio, nell' errata convinzione che nel Parlamento non c'erano soluzioni diverse.
Mentre oggi Matteo I continua a chiedere il voto anticipato, fatto normale per il leader dell'opposizione, Matteo II minaccia la crisi nel vano tentativo di far capire che non ha alcuna preoccupazione di un voto anticipato.
La verità è ben altra. L'approvazione della legge che ha ridotto il numero dei parlamentari, per la sua applicazione, ha bisogno della revisione delle circoscrizioni elettorali di Camera e Senato.
L'iter della legge per l'adozione di questo provvedimento sarà molto lungo e molto difficoltoso, anche per i notevoli interessi che comporterà sia a livello territoriale che personale, specialmente da parte dei parlamentari uscenti.
Situazione questa che allontana la possibilità di elezioni anticipate
Cosa ben nota a Renzi il quale sa che. nel caso di elezioni anticipate, vedrebbe il suo battaglione di parlamentari scomparire o ridursi ad una piccola squadretta di periferia.


5 luglio 2021

SOLO LE RETTE PARALLELE NON S’ INCONTRANO MAI
La calda stagione estiva ha surriscaldato le tensioni politiche che da un po’di tempo, con l’aiuto dei mass media e della stampa, hanno messo in secondo piano il problema della pandemia.
La crisi del Movimento Cinque Stelle, con le pesanti parole usate da Grillo nei confronti di Conte, dallo stesso designato ad essere il responsabile del Movimento in questo particolare difficile momento.
La risposta altrettanto pesante data da Conte, su suggerimento di autorevoli personaggi, ha fatto riflettere Grillo che ha tentato di addolcire le sue affermazioni che molto danno hanno causato all’immagine del Movimento.
Non sappiamo quale sarà il risultato della nomina delle sette personalità, per tentare di avvicinare le contrapposte posizioni.
Se questo tentativo formalmente riuscirà, la situazione all’interno del Movimento resterà sempre più difficile, perchè le espressioni offensive usate non possono non lasciare enormi strascichi.
Quando un vaso si rompe e successivamente i cocci vengono raccolti e rimessi al loro posto, il vaso non ritorna sano, ma sanato.
Tutto questo è accaduto alla vigilia di importanti scadenze che renderanno sempre più difficile il tentativo di realizzare una coalizione di centro sinistra, da contrapporre a quella di destra, in vista delle future elezioni politiche.
A mettere la ciliegina sulla torta ci pensa Matteo Renzi che, prendendo spunto delle polemiche in corso per l’approvazione da parte del Senato della cosiddetta legge ZAN, non tenendo conto che è stata approvata dalla Camera con il voto di Italia Viva, si schiera con la destra nel tentativo di bloccarne la definitiva approvazione.
Questa posizione di Renzi scimmiotta molto quella assunta da Berlusconi che, mentre parla di un partito unico della destra, critica l’iniziativa di Salvini e della Meloni di aderire al fronte dei nazionalisti anti Europa.
Il mio libro (pag.105) Le vite parallele di Berlusconi e Renzi pubblicato lo scorso anno, così concludeva:
“Il comportamento di Berlusconi non più condiviso da Salvini e dalla Meloni e quello di Renzi, contrario alla linea di apertura a sinistra di Zingaretti, potrebbero segnare la nascita del Nazareno due..”
Forse si avvicina questo evento, perché solo le rette parallele non s’incontrano mai. Questo è quello postato ieri su facebook.

A:Alerci

 

    Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»  
Presidente Augusto Lucchese
  e-mail: augustolucchese@virgilio.it