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12 gennaio 2017
IL SALUTO DI BARAK OBAMA AGLI ITALIANI
Nel corso della mia lunga collaborazione con diverse testate on line sono state pubblicate diverse mie note che hanno richiamato alcuni fatti, discutibili nella forma, di interventi con una precisione da far invidia a quella degli orologi svizzeri
Vorrei ricordare i fatti più recenti:
- Il 22 novembre 1994 venne notificato a Berlusconi un avviso di garanzia, mentre nella sua qualità di Presidente del Consiglio presiedeva a Napoli una conferenza internazionale sulla criminalità. Avviso che non necessitava di una particolare urgenza e che poteva benissimo essere notificato il giorno successivo a Roma. La qualcosa era stata resa impossibile dal momento che, prima di avere effettuato la notifica, la notizia non fosse stata “ venduta” alla stampa.
- La nostra Corte Costituzionale aveva da lungo tempo fissato il giorno 4 ottobre 2016 per depositare la propria decisione sulla costituzionalità dell’Italicum; la stessa Corte comunicò che la decisione, per non interferire sul risultato, sarebbe stata annunciata dopo la effettuazione del referendum. Decisione che, non solo ha condizionato l’esito referendario, ma continua a condizionare le scelte del Parlamento e la sua stessa durata. Se la decisione era stata già presa prima del 4 ottobre, non si capisce il motivo per cui la data è stata differita di due mesi, continuando a creare difficoltà, incertezze, perdita di tempo e attese.
- Nel novembre scorso, con una puntualità che poteva benissimo essere riservata a problemi più importanti, mentre la Camera dei Deputati con il voto di fiducia approvava la riforma della Pubblica Amministrazione, negli stessi minuti la Corte comunicava la incostituzionalità di uno dei decreti collegati alla riforma.
Oggi dobbiamo soffermarci sul modo che il Presidente uscente degli USA Barak Obama ha deciso di chiudere la sua esperienza presidenziale. Premesso che la sua doppia presidenza è stata molto apprezzata da tutti, non possiamo non sottolineare negativamente alcuni atti compiuti dopo il risultato elettorale che ha visto trionfare il repubblicano Donald Trump:
- Avere disposto la cacciata di oltre trenta funzionari dell’Ambasciata Russa, solo per creare difficoltà nei futuri rapporti del nuovo Presidente, si è dimostrato un autogoal, dal momento che il Presidente Putin, non accogliendo la proposta del suo Ministro degli Esteri di allontanare, come risposta, il personale americano in servizio presso l’ambasciata americana, ha affermato che questi sono problemi li risolveremo con il nuovo Presidente.
- Avere in questi ultimi giorni definito alcuni temi di politica estera con i vicini stati di Cuba e Messico, in modo totalmente diverso di come enunciato nel corso della campagna elettorale da Trump, ha dato aperti segnali di nervosismo che servono soltanto ad offuscare la bella immagine creatasi nel corso del suo doppio mandato.
Anche la grave decisione assunta ieri dall’Agenzia dell’Ambiente americano, nei confronti del gruppo Fiat Chrysler, una multa miliardaria, secondo molti osservatori puzza di vendetta. La decisione è stata assunta dal Capo dell’Agenzia, uomo di Obama. a distanza di sole 24 ore dall’annuncio di Marchionne di investire, come Fiat Chrysler un miliardo di dollari, nei due Stati che hanno dato a Trump il maggiore suffragio. E Marchionne, come Putin, si è riservato di parlarne con i nuovi responsabili.
L’isterismo è un disturbo prevalentemente femminile; peccato che ha influenzato, danneggiandola, l’immagine di Barak Obama in occasione del suo saluto.
angiolo alerci
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Ass.
Socio-Cult. «ETHOS
- VIAGRANDE»
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