27 dicembre 2017
EUROPA : un’agonia irreversibile
Abbiamo assistito in questi ultimi tempi ad una
continua usura di valori costitutivi di un’ Europa unita.
Quello che è accaduto e continua ad accadere lascia
in un’ indifferenza colposa gli attuali responsabili
dell’ Unione Europea.
Abbiamo assistito alla Brexit del Regno Unito, al
comportamento di diversi paesi dell’est Europa, che
continuamente disconoscono le decisioni deliberate,
il recente comportamento del nuovo Governo
Austriaco, le difficoltà della Spagna e le diverse
situazioni politiche che si annidano in molti paesi,
con l’affermazione di movimenti contrari all’Unione
Europea.
Una Commissione Europea che non riesce a far
rispettare a tutti gli Stati membri le decisioni
legittimamente deliberate, costituisce di fatto una
entità inutile e dannosa.
Fin dal 1943 Jean Monnet, membro del Comitato
francese di liberazione, nel corso di un discorso
tenuto al Parlamento francese così si espresse:
“Non ci sarà pace in Europa per gli Stati
ricostituiti sulla base della sovranità nazionale.
Gli Stati Europei sono troppo piccoli per garantire
ai loro popoli la necessaria prosperità e lo
sviluppo sociale. Le nazioni europee dovranno
riunirsi in una federazione”.
Negli anni ‘50 i cosiddetti padri: lo stesso Monnet,
De Gasperi, Spinelli, , Schuman, Bech, Adenauer e
Spaak disegnarono una Europa molto diversa da quella
oggi.
Gli strumenti realizzati nel tempo: nel 1951 la CECA
( Commissione Europea del Carbone e dell’Acciaio).,
nel 1957 la CED ( Commissione europea di difesa),
fallita nel giro di un anno per la mancata ratifica
del trattato da parte della Francia, nel 1957 la CEE
( Commissione Economica Europea) la BCE ( Banca
Centrale Europea) e tanti altri organismi, avrebbero
dovuto preparare il terreno per completare l’iter
necessario per realizzare lo scopo ultimo: l’Unione
politica europea.
Ma il comportamento della classe politica europea,
espressione dei paesi membri, non è qualitativamente
in grado di completare l’opera sognata , trascurando
l’illuminato pensiero di Jean Monnet, che le Nazioni
europee dovranno riunirsi in una federazione.
Una classe politica mediocre, che non è in grado di
far rispettare ai paesi membri le decisioni
adottate, non sarà in grado di gestire i tempi
difficili che incombono sull’ Europa.
O si cambia marcia e si rispettano quelle che erano
le aspettative dei padri costituenti e le attese dei
popoli, o il destino dell’Europa unita , dopo circa
70 anni, sarà segnato in modo irreversibilmente
negativo.
angiolo alerci
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