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ALITALIA: IL BABBO E’ MORTO Spesso mi sono intrattenuto sul problema ALITALIA con note pubblicate su facebook, su diversi giornali on line e inserite nei miei libri di Cronaca e riflessioni sulla politica italiana. Ho seguito e sottolineato la lunga agonia di questa società che, un tempo, era il fiore all’occhiello dell’aviotrasporto nel mondo. L’agonia ha completato il suo decorso e la società è morta lasciando una pesante eredità. I nostri governi, non rispettando le norme previste dall’Unione europea, trovando delle soluzioni “all’italiana”, hanno concesso all’Alitalia diversi prestiti, per un ammontare di oltre un miliardo, con scadenza “a babbo morto”, dal momento che non sono stati mai rimborsati alle scadenze concordate. Oggi si parla di un buco di oltre 1,2 miliardi. E’ stata costituita la società ATI, Aero trasporti italiani, con l’impegno assunto nei confronti dell’Europa di non coinvolgere la nuova società, nella pregressa situazione creata dall’alitalia. Oggi il babbo è morto e noi eredi saremo chiamati a pagare i debiti creati da una particolare gestione della società, della quale i nostri governi ne sono stati artefici e complici. Un elemento di valutazione.
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Ass.
Socio-Cult. «ETHOS
- VIAGRANDE»
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