29 gennaio 2018
LA BOSCHI
CANDIDATA NELLA NOSTRA CIRCOSCRIZIONE:
UNA OCCASIONE PER ME…..
Un’occasione per chiarire un avvenimento che, nonostante
ripetutamente
da me richiesto, non è stato esaudito.
Il 29 aprile 2014, nello spirito di una richiesta
collaborazione, invia al Presidente Renzi una mia proposta
relativa alla modifica della composizione del nuovo Senato, in
vista della riforma costituzionale successivamente bocciata dal
referendum.
La mia proposta era la seguente
Nuovo Senato composto da n.100 membri così suddivisi :
n.60- Consiglieri Regionali ( Presidente della Regione,
Presidente dell’Assemblea e un terzo membro espressione delle
minoranze);
n.20 – Sindaci dei Capoluoghi di Regione
n. 6 - in rappresentanza dei Sindacati
n.4 - in rappresentanza delle organizzazioni dei datori di
lavoro;
n.10- da parte del Presidente della Repubblica da scegliere tra
i rappresentanti del mondo accademico e delle professioni.
Sottolineavo che un tale Senato avrebbe potuto svolgere le
funzioni del CNEL, del quale era prevista l’abolizione ( cosa
successivamente non avvenuta per la bocciatura del richiamato
referendum costituzionale).
A distanza di due mesi della mia proposta la Commissione Affari
Costituzionali del Senato approvò la seguente composizione:
Nuovo Senato composto da n. 100 membri così suddivisi:
n.75 – Consiglieri regionali
n.20- Sindaci
n. 5 – Nominati dal Presidente della Repubblica
inserendo l’ immunità, un discutibile sistema elettorale e
competenze che contribuirono ad affossarne la riforma ed a
restituirci il costoso ed inutile bicameralismo paritario.
Si trattava di un copia-incolla della mia proposta notevolmente
peggiorata, con l’ eliminazione delle rappresentanze delle forse
sociali.
Dopo l’approvazione della legge da parte del Senato, con una
lettera aperta indirizzata al Ministro Boschi ed alla Presidente
della Commissione affari Costituzionali del Senato Finocchiaro,
lettera trasmessa alle stesse anche nella forma usuale, dopo
avere sottolineato quanto sopra è stato evidenziato, concludevo
chiedendo di conoscere se esistesse agli atti del Senato, prima
della mia proposta avanzata il 29 aprile 2014, altra proposta
simile per verificare se involontariamente avessi commesso io
un’ azione di “ plagio”.
Le suddette Signore non hanno ritenuto di dare alcun riscontro
alla mia richiesta, pubblicata da diverse testate on line ed
inserita nel mio secondo volume di “Cronaca e riflessioni sulla
politica italiana”.
La legge, che non superò il voto referendario, è passata alla
storia come “ legge Boschi”, viziata però di plagio.
Renzi, invece, mi fece pervenire la seguente mail:
“Gentile Angiolo, la ringrazio per le sue mail, per le sue
proposte e per le sue critiche. Le ho lette molto volentieri. A
volte, come vede, rispondo con un po’ di ritardo ma tengo molto
ad avere un contatto diretto con i cittadini attraverso questa
casella di posta elettronica. Mi scriva quando vuole. Un saluto
Matteo Renzi. “
angiolo alerci
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